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OCCHIO ALLA TV

Toh, un talento (vero) che non canta

Nonostante qualche eccesso, la volontà di protagonismo da parte di alcuni giudici e la conduzione poco incisiva, “Italia’s got Talent” dà l’impressione di valorizzare più di altri le esibizioni e il talento dei concorrenti. Questi ultimi in troppi altri casi (“X Factor”, “Amici”…) sembrano essere lì soltanto per dare al conduttore o ai giurati l’occasione di mettersi in mostra, a prescindere dalla qualità delle esibizioni di chi sale sul palco.

Occhio alla Tv 12_03_2012

Abituati a vedere i talent show sfornare giovani cantanti di sesso femminile, siamo rimasti un po’ sorpresi dall’esito di “Italia’s got Talent”, che sabato sera su Canale 5 ha celebrato la finale dell’edizione 2012. A vincere, infatti, è stato un uomo che, per di più, ha proposto un numero non canoro.

Stefano Scarpa si è esibito in una disciplina poco nota ma molto spettacolare, la “acro pole flag man”, che impegna un atleta (non si può non esserlo se la si vuole praticare) appeso a un palo a sventolare come una bandiera con la forza delle braccia. Operaio per lavoro e ginnasta per passione, Scarpa è riuscito a garantire al programma uno share che ha raggiunto il 40%; non poco, considerando anche la concomitanza di “Ballando con le stelle” su Rai1. Nessun dubbio sulla scelta del vincitore da parte del pubblico a casa, ma nemmeno da parte dei tre giurati – Gerry Scotti, Maria De Filippi e Rudy Zerbi – tutti d’accordo nel celebrare la bravura di questo ginnasta.

Nonostante qualche eccesso, la volontà di protagonismo da parte di alcuni giudici (Zerbi su tutti) e la conduzione poco incisiva di Simone Annichiarico e Belen Rodriuguez, questo talent show – un format anch’esso, come molte altre produzioni del genere – dà l’impressione di valorizzare più di altri le esibizioni e il talento dei concorrenti. Questi ultimi in troppi altri casi (“X Factor”, “Amici”…) sembrano essere lì soltanto per dare al conduttore o ai giurati l’occasione di mettersi in mostra, a prescindere dalla qualità delle esibizioni di chi sale sul palco.