Tempo di testimonianza

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Metteranno le mani su di voi e vi perseguiteranno, consegnandovi alle sinagoghe e alle prigioni, trascinandovi davanti a re e governatori, a causa del mio nome. Avrete allora occasione di dare testimonianza. Mettetevi dunque in mente di non preparare prima la vostra difesa; io vi darò parola e sapienza, cosicché tutti i vostri avversari non potranno resistere né controbattere. Sarete traditi perfino dai genitori, dai fratelli, dai parenti e dagli amici, e uccideranno alcuni di voi; sarete odiati da tutti a causa del mio nome. Ma nemmeno un capello del vostro capo andrà perduto. Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita». (Lc 21,12-19)

Il tempo della fine incalza. Dall’ascensione di Cristo in poi è tutto un tempo della fine, l’ultimo tempo, quello decisivo: il tempo della decisione. A ciascuna persona, ad ogni cristiano viene affidato il tempo come ultimo, cioè come decisivo per dare testimonianza a Cristo. Ci sono poi delle circostanze emergenti e dei luoghi più significativi. I cristiani perseguitati in Medioriente rappresentano la punta preziosa di una testimonianza offerta a tutti.  Nei nostri paesi, nell’Occidente stanco e deluso, la testimonianza dei seguaci di Cristo passa dentro la famiglia, il lavoro, la vita sociale: decisiva per riaprire la partita della vita.