Tamaro alla gogna sui vaccini, ma insegna a guardare il reale
Anche Susanna Tamaro viene cacciata nel girone dei no vax per aver tolto il velo sui danneggiati da vaccino. Ma il suo sguardo sul reale ci insegna a rifiutare l'ideologia con la quale ancora si difende la campagna vaccinale nonostante le evidenze.
La Tamaro smaschera i pifferai magici di oggi
«La nostra civiltà non può fare altro che seguire il destino dei topi di Hamelin, che inebetiti dal suadente motivetto, sono miseramente annegati nel fiume». È questo il nostro destino per Susanna Tamaro, che denuncia con coraggio «i pifferai magici» di oggi, i cantori di quell’ideologia ingannatrice che ci sta portando inesorabilmente nell’abisso della barbarie.
Coltivare la speranza, l’invito di Tamaro e Borgna
L’ultimo romanzo di Susanna Tamaro, “Una grande storia d’amore” (Solferino), e il saggio di Eugenio Borgna, “Speranza e disperazione” (Einaudi), aiutano a ritrovare il senso e la gioia della vita, tanto più necessari in tempi come gli attuali, in cui sembrano prevalere messaggi di ansia e paura.
Ritorniamo ad alzare lo sguardo
La scuola si è tramutata in una scuola-azienda o centro commerciale, molti sono promossi senza aver imparato nulla, l’esplosione dei certificati sui disturbi dell’apprendimento ha messo da parte il sacrificio. Invece, la persona va rimessa al centro e riscoperta la dimensione dell’anima. Ne scrive Susanna Tamaro in “Alzare lo sguardo. Il diritto di crescere. Il dovere di educare”