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rinnovo dei vertici

Tadeusz Wojda alla guida della Conferenza episcopale polacca

Alla scadenza del mandato di mons. Stanisław Gądecki, i vescovi della Polonia eleggono presidente l'arcivescovo di Danzica. Vicepresidente è mons. Józef Kupny, metropolita di Wrocław.

Borgo Pio 15_03_2024
https://episkopat.pl/

I vescovi polacchi si sono riuniti in plenaria nei giorni 13 e 14 marzo per rinnovare i vertici della Conferenza episcopale, scaduti i due mandati quinquennali del presidente uscente Stanisław Gądecki (arcivescovo di Poznań) e del vicepresidente uscente Marek Jędraszewski (arcivescovo di Cracovia), entrambi prossimi al compimento dei 75 anni.

Il nuovo presidente della Conferenza episcopale polacca è mons. Tadeusz Wojda, 67 anni, arcivescovo di Danzica, e il nuovo vice è mons. Józef Kupny, arcivescovo di Wrocław. Nessuno proviene dalle fila di quello che The Pillar definisce «il trio progressista»: Wojciech Polak, arcivescovo di Gniezno (e in quanto tale primate di Polonia); Adrian Galbas, arcivescovo di Katowice; e il cardinale Grzegorz Ryś, arcivescovo di Łódź, cui Francesco ha concesso la porpora lo scorso settembre, saltando invece ancora una volta (e ormai definitivamente) la sede di Cracovia retta da mons. Jędraszewski: troppo conservatore... o troppo wojtyliano!

Nel comunicato conclusivo i vescovi hanno ribadito che «il diritto alla vita dal concepimento alla morte naturale è un diritto umano fondamentale» e che «il matrimonio come unione di una donna e di un uomo, così come la famiglia, la maternità e la genitorialità sono circondati dalla speciale cura della Chiesa e sono sotto la tutela della Repubblica di Polonia, come prevede l'art. 18 della Costituzione». Vertici rinnovati, sì, ma nel segno della continuità.