Sventate in Pakistan reazioni violente a un atto blasfemo
Un cristiano ha incendiato delle pagine del Corano e della Bibbia, ma l’intervento delle autorità religiose musulmane e cristiane ha fermato chi intendeva vendicare l’offesa
La vita dei cristiani in Pakistan può essere difficile. Gravi episodi di violenza contro di loro si verificano specie in seguito a notizie, di solito infondate, di atti blasfemi. I governi succedutisi nel corso degli anni si sono impegnati in loro difesa con atti concreti e una parte consistente della popolazione e delle autorità religiose islamiche ha risposto positivamente. Le esortazioni al dialogo e al rispetto delle minorenze religiose hanno dato i loro frutti. Eccone una prova. A novembre è stato scongiurato il rischio che un atto effettivamente blasfemo provocasse, come è successo spesso, reazioni violente. A compierlo è stato all’inizio del mese un cristiano, Zafar Masih, residente a Kahna Nau, un sobborgo di Lahore, nel Punjab. L’uomo, che ha problemi di salute ed è tossicodipendente, ha dato fuoco a casa sua bruciando delle pagine del Corano e della Bibbia. Dei giovani musulmani hanno quindi minacciato reazioni che hanno terrorizzato la comunità cristiana locale. Tuttavia l’intervento congiunto di autorità religiose musulmane e cristiane ha evitato il peggio. Una delegazione composta dal francescano padre Lazar Aslam, dal pastore Asif Ehsan Khokar e dal mufti Syed Ashiq Hussain ha incontrato nei giorni successivi per chiedere protezione per tutti gli abitanti del sobborgo il capo della sicurezza locale, Maaz Ul Rahman, che ha preso in custodia l’autore dell’incendio ed è riuscito a tenere sotto controllo la situazione. Come spiega l’agenzia di stampa AsiaNews nel dare la notizia, “l’intervento ha impedito che gruppi esterni sfruttassero l'incidente e aumentassero le tensioni. Da parte sua il mufti Ashiq Hussain ha sottolineato che il rapporto tra musulmani e cristiani è parte integrante della storia comune del Pakistan e deve essere protetto. Padre Lazar Aslam ha osservato che gli sforzi della delegazione hanno contribuito a mantenere la pace tra le comunità musulmane e cristiane a Kahna Nau. In forza di questo il 14 dicembre 2024 l’Ispettore generale aggiunto del Punjab, Shahzada Sultan, ha convocato un incontro di leader religiosi, sostenitori della pace e rappresentanti della comunità. L’alto funzionario ha elogiato l’impegno di padre Lazar Aslam per portare la pace e ha dichiarato di voler premiare anche Maaz ul Rehman per il comportamento della polizia”.