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OCCHIO ALLA TV

Superquark, missione compiuta

Quando – nel lontano 1981 – lanciò il suo spazio di approfondimento scientifico, destinato a diventare il programma di divulgazione per eccellenza, Piero Angela dichiarò di voler “puntare alla più alta soglia dei contenuti con la più semplice soglia del linguaggio"...

Occhio alla Tv 24_06_2011
È stato un documentario sui fiumi prodotto dalla Bbc il pezzo forte della puntata di ieri sera di “Superquark” (RaiUno, ore 21.10), programma nato nel settembre del 1995 dopo la fine dello storico “Quark”. Re incontrastato della trasmissione è Piero Angela, il più noto e divulgativo giornalista scientifico della televisione italiana.

La trasmissione comincia con la storica sigla accompagnata dall’Aria sulla quarta corda di Bach, poi la struttura propone un documentario della Bbc ad argomento naturalistico. Seguono le rubriche sulle diverse tematiche, dai problemi sociali alla salute, dalla tecnologia all’archeologia, senza disdegnare qualche momento musicale che vede Angela duettare al pianoforte con altri artisti.

Il segreto di un programma come questo è trovare il giusto mix fra l’atteggiamento didattico e gli elementi televisivi, in modo da rendere interessante anche nella forma ciò che potrebbe esserlo soltanto nei contenuti. Una spruzzatina di elementi spettacolari qua e là completa il tutto.

Quando – nel lontano 1981 – lanciò il suo spazio di approfondimento scientifico, destinato a diventare il programma di divulgazione per eccellenza, Piero Angela dichiarò di voler “puntare alla più alta soglia dei contenuti con la più semplice soglia del linguaggio, per far entrare in quel varco pubblici numerosi e diversi”. A trent’anni di distanza si può dire che il proposito è stato mantenuto e onorato. Forse in alcuni servizi la scienza viene semplificata perfino troppo, ma in questo modo si allarga la platea di quelli che dopo ogni puntata ne sanno un po’ di più.