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APPROPRIAZIONE INDEBITA

Suora filippina si batte per la dignità della donna e la difesa dei non nati

Suor. Mary Pilar Verzosa è fra
le fondatrici del movimento per la vita filippino. Dagli anni '70 lavora con parrocchie e diocesi per diffondere fra le giovani donne la cultura della vita. La religiosa ha vinto di recente
il Mystery of Life Award 2012, dell'arcidiocesi di Seoul.

 

 

Manila (AsiaNews) - Una vita spesa per la dignità delle donne, insegnando alle giovani a rifiutare  l'aborto e ad avere cura dei loro bambini e di loro stesse. È la storia di suor Mary Pilar Verzosa, religiosa filippina, premiata di recente dall'arcidiocesi di Seoul (Corea del Sud) con il Mystery of Life Award per il suo lavoro in difesa della vita dei non nati.

Di ritorno dalla Corea, suor Mary ha sottolineato ad AsiaNews che i risultati raccolti in questi anni dal movimento pro-life filippino si devono alla testimonianza di p. Paul Marx, monaco benedettino e fondatore del Human Life International. Giunto nelle Filippine nel 1974, egli ha iniziato a diffondere nelle scuole informazioni sui rischi derivanti dall'aborto a anno dalla legalizzazione negli Usa, offrendo alla popolazione l'alternativa della castità nel matrimonio e dei metodi naturali di controllo delle nascite.

Grazie al lavoro di p. Paul e di suor Mary nelle varie diocesi del Paese, le Filippine sono fra i pochi Paesi dell'Asia dove l'aborto non è stato legalizzato, nonostante le pressioni di potenti organizzazioni internazionali, ad esempio Onu e Unicef.

"La cerimonia di premiazione  - afferma suor Mary - è stata un'occasione per presentare i nostri programmi alla popolazione coreana che solo di recente ha iniziato la sua battaglia contro la legalizzazione dell'aborto e la cultura della morte".
In questi anni i cattolici coreani si sono ispirati al lavoro della Chiesa filippina che a tutt'oggi si batte contro la legge per il controllo delle nascite, Reproductive Health Bill, ritenuta da molti economisti e politici la soluzione ai problemi economici del Paese.

La legge per la salute riproduttiva rifiuta l'aborto clinico, ma promuove un programma di pianificazione familiare. Essa obbliga le coppie a non avere più di due figli, sanziona l'obiezione di coscienza di medici e operatori sanitari e  favorisce la sterilizzazione volontaria. Chiesa e associazioni cattoliche sostengono invece il Natural Family Programme (Nfp), che mira ha diffondere tra la popolazione una cultura di responsabilità e amore basata sui valori cristiani.

Da Asia News dell'8 marzo 2012