Sull’orlo di un precipizio
Che cosa dobbiamo fare? (Lc 3,10)
In quel tempo, le folle interrogavano Giovanni, dicendo: «Che cosa dobbiamo fare?». Rispondeva loro: «Chi ha due tuniche, ne dia a chi non ne ha, e chi ha da mangiare, faccia altrettanto». Vennero anche dei pubblicani a farsi battezzare e gli chiesero: «Maestro, che cosa dobbiamo fare?». Ed egli disse loro: «Non esigete nulla di più di quanto vi è stato fissato». Lo interrogavano anche alcuni soldati: «E noi, che cosa dobbiamo fare?». Rispose loro: «Non maltrattate e non estorcete niente a nessuno; accontentatevi delle vostre paghe». Poiché il popolo era in attesa e tutti, riguardo a Giovanni, si domandavano in cuor loro se non fosse lui il Cristo, Giovanni rispose a tutti dicendo: «Io vi battezzo con acqua; ma viene colui che è più forte di me, a cui non sono degno di slegare i lacci dei sandali. Egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco. Tiene in mano la pala per pulire la sua aia e per raccogliere il frumento nel suo granaio; ma brucerà la paglia con un fuoco inestinguibile». Con molte altre esortazioni Giovanni evangelizzava il popolo. (Lc 3,10-18)
Anche noi dobbiamo chiedere che cosa dobbiamo fare. San Giovanni ci risponderebbe: “Convertitevi! Non vedete in che condizione vi trovate?”. Tutto il suo ministero, infatti, è stata una predicazione di conversione per preparare i cuori degli uomini all’arrivo di Gesù. Se pensi di essere già convertito sappi che sei soltanto all’inizio di una lunga strada... o magari sull’orlo di un precipizio. L’unica certezza per non cadere è il Vangelo di Gesù: rimani stretto a quello che Lui ci ha insegnato sforzandoti di mettere in pratica la Parola di Dio.