Sulla via di Damasco
Giovanni D’Ercole, vescovo ausiliare della Diocesi dell’Aquila, conduce “Sulla via di Damasco” (Rai2), un programma di approfondimento culturale e religioso dove non mancano storie di ordinaria fede, esemplari proprio perché quotidiane e vicine all’esperienza di molti. In fondo, la via di Damasco rappresenta la possibilità di conversione sempre aperta a tutti.
È mons. Giovanni D’Ercole, vescovo ausiliare della Diocesi dell’Aquila, il padrone di casa di “Sulla via di Damasco” (Rai2, sabato ore 10.15), programma nato nella stagione televisiva 2002-2003 come naturale evoluzione di “Terzo Millennio”, precedentemente “Millennium” e prima ancora “Prossimo tuo”.
Fino al giugno 2004 la trasmissione andava in onda nel formato del reportage monografico, con diverse durate nel corso degli anni. Dal settembre 2004 è avvenuta la svolta verso l’attuale formato, realizzato interamente in studio, con un numero variabile di contributi filmati e la presenza di ospiti.
Mons. D’Ercole ha confidenza con il linguaggio giornalistico e sa usare il mezzo televisivo in maniera efficacemente divulgativa, senza peraltro sminuire la portata culturale e simbolica degli argomenti affrontati di volta in volta. L’esperienza mediatica non gli manca: ha collaborato con il Servizio di informazione religiosa della Cei e con “Avvenire”, è stato vicedirettore della Sala Stampa del Vaticano, ha pubblicato diversi libri su tematiche ecclesiali.
Gli approfondimenti culturali e religiosi che propone seguono il filone del Cattolicesimo e vengono spesso proposti all’interno di puntate monografiche. Fra le più recenti, quella dedicata a Giovanni Paolo II, ai messaggi della Madonna di Medjugorje, ad alcuni luoghi della fede particolarmente significativi.
Non mancano storie di ordinaria fede, esemplari proprio perché quotidiane e vicine all’esperienza di molti. In fondo, la via di Damasco rappresenta la possibilità di conversione sempre aperta a tutti.