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TV WEEK END

Storia, spiritualità e musical

Nel fine settimana Dixit si occupa della nascita dell'Istituto Luce mentre Frontiere dello spirito racconta la conversione al cristianesimo di Etty Hillesum.

Tv weekend 12_03_2011
The producers

 

SABATO

Mussolini capì subito l’importanza del cinema, se già nel 1922, quando la cinematografia era ancora agli albori, affermava che fosse “l’arma più forte dello Stato.” E fece di tutto per sostenere quell’industria nascente, istituendo L’Unione Cinematografica Educativa (LUCE) per la produzione di documentari didattici e di telegiornali, inaugurando nel 1932 la prima Mostra del Cinema di Venezia, mettendo a capo della Direzione Generale per la Cinematografia un uomo capace come Luigi Freddi, realizzatore di Cinecittà e del Centro Sperimentale di Cinema. Probabilmente il terreno era stato ben preparato se, terminata la seconda guerra mondiale, il cinema italiano fiorì con la stagione neorealista, cui succederà quella della commedia italiana e dei grandi registi. Dixit si occuperà di questo argomento, sottolineando il ruolo di Vittorio Mussolini come ideatore e direttore della rivista “Cinema”, aperta alla collaborazione con i maggiori intellettuali e registi dell’epoca, tra i quali Flaiano, Pannunzio, Antonioni, Soldati, Fellini, Visconti e Lizzani (Rai Storia ore 21)

 

DOMENICA

Nella seconda parte del programma Le frontiere dello spirito, il ciclo dedicato ai testimoni della fede si inaugura con Etty Hillesum (1914-1943), ebrea olandese, agnostica prima, mistica cristiana poi. Morta ad Auschwitz, scrisse sul suo diario “Deve esserci qualcuno che passi attraverso tutto ciò e testimoni che Dio è vivo, persino in tempi come questi. Perché non dovrei essere io quel testimone?” (Canale 5 ore 8.50)

The producers
ha una storia lunga. Film diretto da Mel Brooks nel 1968, diventa nel 2001 un musical, in scena a Brodway con grande successo, per ripresentarsi in veste cinematografica nel 2005, in un remake diretto da Susan Stroman, interpretato da Matthew Broderick e Uma Thurman. Strada facendo ha mantenuto ritmo e comicità travolgente. E’ la storia esilarante di un produttore di spettacoli teatrali che mette in scena uno spettacolo demenziale destinato al fallimento, con lo scopo di frodare il fisco e guadagnare un sacco di soldi. Un concentrato di satira politicamente scorretta. (Iris ore 21)