Sparatoria sui fedeli in una chiesa di Minneapolis
Un uomo ha aperto il fuoco mentre si celebrava la messa di apertura dell’anno scolastico di una scuola cattolica

Due bambini di otto e dieci anni sono morti, due sono in condizioni critiche e altre 17 persone, tra cui 14 bambini, sono rimaste ferite in seguito a una sparatoria avvenuta la mattina del 27 agosto, nella Chiesa dell'Annunciazione. È successo negli Stati Uniti, a Minneapolis, una città del Minesota. Si stava celebrando la messa per l’inaugurazione dell’anno scolastico della scuola cattolica dell’Annunciazione, iniziato due giorni prima. L’istituto ospita allievi dalla scuola materna all’ottava classe. “Durante la messa – ha raccontato alla stampa il capo della polizia di Minneapolis, Brian O’Hara – un uomo armato si è avvicinato dall’esterno, su un lato dell’edificio, ha incominciato a sparare attraverso le finestre della chiesa, mirando ai bambini seduti sui banchi e ha colpito bambini e adulti. Aveva un fucile da caccia e una pistola”. Prima di aprire il fuoco, l’uomo aveva bloccato le uscite barricando le porte con delle assi di legno. “Quei bambini stavano pregando, erano in chiesa, era la loro prima settimana di scuola – ha aggiunto il capo della polizia – si è trattato di un deliberato atto di violenza contro bambini innocenti e altre persone in preghiera. La pura crudeltà e vigliaccheria di sparare in una chiesa piena di bambini è assolutamente incomprensibile”. L’autore della strage si è poi suicidato. Si chiamava Robin Westman e aveva 23 anni. Sua madre è una dipendente della scuola. Robin era un transgender, nato Robert Paul Westman. Nel 2020 aveva chiesto alla contea di Dakota di cambiare nome e identità e la sua richiesta era stata accolta. Sembra che un suo video mostri tra l’altro dei caricatori sui quali aveva scritto “per i bambini” e “uccidi Donald Trump”. Il direttore dell’Fbi, Kash Patel, ha dichiarato che l’attentato si configura come atto di terrorismo interno e crimine d’odio contro i cattolici.