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Induismo

Sotto inchiesta in India le suore della Congregazione della Madre del Carmelo

Sono accusate di costringere a convertirsi al Cristianesimo i bambini indù bisognosi che ospitano in un loro ostello       

 

 

Nel Madhya Pradesh, uno degli stati dell’India che più infieriscono sui cristiani sotto l’influenza degli integralisti indù, un altro istituto scolastico cattolico è finito nel mirino della Commissione nazionale per i diritti dell’infanzia presieduta da Priyank Kanoongo, esponente del Bjp, il partito nazionalista indù al governo. Si tratta questa volta dell’Asha Kiran Children’s Care Institute di Katni, un ostello della Congregazione della Madre del Carmelo delle suore siro-malabaresi, situato nella diocesi di Jabalpur. Come è già successo in altri casi, la Commissione ha ordinato una ispezione a sorpresa in seguito alla quale le suore responsabili dell’istituto sono state accusate di convertire a forza i ragazzi indù, di costringerli a partecipare alle preghiere recitate dai compagni cristiani. Siccome nel Madhya Pradesh le conversioni indotte con la forza o l’inganno sono punite, l’accusa è seria e darà dei problemi all’istituto anche se alla fine risulterà, come per gli altri istituti denunciati, che le accuse sono infondate. Ma intanto il caso, opportunamente trattato dai mass media e sulle reti social, contribuirà a creare diffidenza e ostilità nei confronti dei cristiani. Le suore hanno già respinto le accuse basate sulle dichiarazioni di cinque ragazzi indù che da tempo creano problemi disciplinari nell’ostello e che non sono stati espulsi solo per non restituirli ai contesti degradati da cui provengono. L’ostello di Katni è stato aperto nel 2005 su richiesta delle ferrovie indiane per assistere le famiglie bisognose che in India spesso vivono in prossimità dei binari. La Congregazione della Madre del Carmelo in India gestisce da 80 anni ostelli per i bambini.