Signorini ai fornelli
Niente di nuovo: da anni i programmi animati da chef professionisti o dilettanti hanno infarcito il palinsesto televisivo italiano. Questa volta si punta sull’alta cucina, con sottofondo di musica classica e un target culinario per palati sofisticati. Forse troppo per il pubblico televisivo di prima serata.
Ha debuttato ieri sera “La notte degli chef” (Canale 5, ore 21.10) il nuovo programma di Alfonso Signorini che nasce come una sorta di spin-off del suo “Kalispéra”, in onda nei mesi scorsi in seconda serata. Se lì il giornalista metteva alla prova di fronte ai fornelli personaggi come Massimo Boldi o Italo Bocchino, stavolta il gioco si fa serio e la trasmissione propone una vera e propria gara tra cuochi.
La missione dichiarata è quella di “dare un futuro” a giovani chef emergenti, in una cornice patinata e quasi lussuosa che stona un po’ con l’attività concreta e pragmatica di chi deve spadellare. Non mancano padrini e madrine d’eccezione, rappresentati per l’occasione dal calciatore Rino Gattuso, dall’aristocratico Emanuele Filiberto, dalla soubrette Cecilia Rodriguez e dalla (ex?) fidanzata di George Clooney, Elisabetta Canalis.
Atmosfera snob, Signorini sempre sopra le righe secondo quello che è ormai diventato il suo stile inconfondibile, giurati che assaggiano in diretta i piatti cucinati sotto gli occhi dei concorrenti in trepida attesa.
Niente di nuovo: da anni i programmi animati da chef professionisti o dilettanti hanno infarcito il palinsesto televisivo italiano. “La prova del cuoco” di Antonella Clerici ha fatto scuola e chi propone trasmissioni del genere deve fare i conti con quel modello. Signorini e i suoi autori hanno scelto di differenziarsi puntando sull’alta cucina, con sottofondo di musica classica e un target culinario per palati sofisticati. Forse troppo per il pubblico televisivo di prima serata.