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EDITORIALE

Sequela e adesione incondizionata

Ciò che ci è chiesto è aderire incondizionatamente alla presenza e al magistero di questo nuovo Papa: fare della nostra vita personale, parte viva della sequela a Cristo, per rendere il nostro cammino fecondo.

Editoriali 14_03_2013
Affacciato al balcone

Non conosco personalmente il nuovo Papa, non l’ho mai incontrato, ho letto solo alcune interviste che ha rilasciato negli ultimi anni al mensile 30 Giorni.

La sua presenza oggi è stata certamente un fatto di grande impatto anche emotivo, e la semplicità con cui si è posto è certamente un fatto significativo per il popolo cristiano.

Ma la mia riflessione vorrebbe andare più al fondo. E individuare nella scelta che il Conclave ha fatto un gesto che ha la stessa natura, la stessa struttura dello spirito di Cristo, che guida la Chiesa in tempi, in modi, e con persone che sono diverse da quello che ciascuno di noi è o vorrebbe essere.

Per questo l’atteggiamento che io vivo - e invito tutti a farlo - è quello di una profonda obbedienza alla volontà di Cristo, che ci si manifesta nella presenza di questo nuovo papa.

Seguirlo, aderire incondizionatamente alla sua presenza e al suo magistero, fare della nostra vita personale, parte viva della sequela a Cristo, renderà il nostro cammino certamente fecondo, come fecondo mi auguro che sia il suo ministero petrino.

* Arcivescovo di Ferrara-Comacchio