Sempre più cristiani vittime di violenza in India
Gli integralisti indù compiono sempre più spesso violenze e abusi contro i cristiani che ormai temono per la loro sicurezza anche quando si riuniscono per pregare insieme
Le accuse degli integralisti indù ai cristiani di convertire a forza o con l’inganno i tribali e i dalit non fanno che aumentare tensione, diffidenza e ostilità nei loro confronti, soprattutto negli stati che hanno adottato leggi anti conversione, mirate proprio a colpire le minoranze religiose. Violenze e abusi si moltiplicano. In un solo giorno, il 3 ottobre, si sono verificati almeno 13 episodi di violenza e minacce in cinque stati della federazione e nella capitale New Delhi. Nei vari incidenti – riporta l’agenzia Fides - folle inferocite, “gridando slogan inneggianti al dio indù Ram, hanno malmenato i fedeli riuniti in preghiera, hanno distrutto arredi, fotografie e strumenti musicali, devastando diverse sale di culto”. L’episodio di intolleranza più recente risale al 10 ottobre ed è successo nell’Uttar Pradesh. Una cinquantina di cristiani riuniti in preghiera nella casa di un Pastore sono stati aggrediti da estremisti indù che li hanno portati a un posto di polizia e accusati di “aver insultato le divinità indù, il primo ministro e il capo del governo dell'Uttar Pradesh”. In polizia gli induisti hanno trascinato anche due suore che lì vicino stavano aspettando un autobus e che, pur senza alcun addebito, sono state liberate solo dopo molte ore. Secondo Sajan K George, presidente del Global Council of Indian Christians, “il fatto che siano state prese di mira anche le suore rivela un nuovo sviluppo sgradevole nell'attuale ondata di persecuzioni anticristiane. Nel clima politico di oggi in India indossare un abito da religiosa vuol dire essere riconosciuti come un 'obiettivo' o un 'agente di conversioni' da parte dei vigilanti della destra”. Dopo gli attacchi degli estremisti indù e gli arresti – spiega un esponente dell’organizzazione non governativa ADF International, Patsy David – i fedeli affrontano un tortuoso iter legale, con le richieste ai tribunali per ottenere la cauzione. Di conseguenza, molti Pastori e fedeli cristiani sono pieni di paura anche solo quando esercitano il culto o pregano insieme”.