Sempre meno americani pro trans
Un sondaggio rivela che i due terzi degli americani sono contrari a veder partecipare transessuali maschi in competizioni femminili.

Un sondaggio Gallup rivela che i due terzi degli americani sono contrari a veder partecipare transessuali maschi in competizioni femminili. In particolare nove repubblicani su dieci e quattro democratici su dieci sostengono che il criterio di riferimento per gareggiare debba essere il sesso biologico.
Gallup fece questo identico sondaggio nel 2021 e allora il favore verso le persone trans maschili che gareggiano in competizioni femminili aveva raccolto un 10% in più di consensi, a riprova che il consenso verso il transessualismo nello sport e più in genere verso l’anticultura woke sta scemando. Il calo di 10 punti percentuali è da accreditare soprattutto al gruppo dei democratici. Ciò è molto significativo. Vuol dire che le politiche LGBT diffuse dai media, dai social, da organizzazioni internazionali, da lobby, dai partiti politici ha prodotto l’effetto opposto, un effetto di rigetto e la realtà sta facendo aprire gli occhi a molti, soprattutto ai progressisti, immersi per anni in un pensiero unico che alla fine li ha esasperati.
Gallup inoltre ci dice che il consenso verso il “cambio” di sesso è scemato di 6 punti percentuali dal 2021 ad oggi: dal 46 al 40%. Il favore verso le relazione gay è più alto invece: 68%, perché gli americani hanno maggiore familiarità con questo fenomeno.
Un’altra prova del ritorno al reale è data dalla domanda che verte sulle cause della transessualità: «Gli adulti statunitensi attribuiscono l'essere transgender più a influenze esterne come l'ambiente e l'educazione ricevuta (50%) che a fattori biologici (30%)», afferma Gallup.