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Rifugiati

Secondo l’Unhcr l’Iran è un modello di accoglienza

L’Unhcr loda e porta a esempio il governo iraniano che offre ai rifugiati la possibilità di sottoscrivere una assicurazione sanitaria e usufruire così del sistema sanitario nazionale

Migrazioni 11_08_2019

L’Unhcr sulla sua pagina web fornisce informazioni sulla situazione dei rifugiati nel mondo. Il 24 luglio ha pubblicato un articolo sui servizi sanitari che l’Iran garantisce ai rifugiati afghani e iracheni che sono quasi un milione. L’Iran – sostiene l’agenzia Onu – è uno dei pochi paesi al mondo che offrono ai rifugiati la possibilità di stipulare una assicurazione sanitaria totale alle stesse condizioni dei cittadini iraniani. Come risultato di una collaborazione tra Unhcr e governo, dal 2015 tutti i rifugiati possono sottoscrivere una Uphi, una Assicurazione sanitaria pubblica universale, pagando un importo base. Inoltre circa 92.000 rifugiati in condizioni ritenute particolarmente vulnerabili, inclusi quelli che richiedono un trattamento speciale, sono esentati dal pagare perché sono interamente sovvenzionati dall’Unhcr. L’assicurazione garantisce che le famiglie dei rifugiati ricevano assistenza ospedaliera, dalle cure mediche agli interventi chirurgici. Il rappresentante dell’Unhcr in Iran, Ivo Freijsen, nel lodare l’iniziativa e portarla a esempio, evidenzia che grazie ad essa migliaia di rifugiati nel paese trovano assistenza nei momenti difficili e sollecita la comunità internazionale a riconoscere il costante impegno iraniano per migliorare l’accesso dei rifugiati a servizi sanitari e ad altri servizi di base a costi accessibili : “invito i paesi donatori a fornire un consistente sostegno al governo dell’Iran in ragione dei considerevoli investimenti che il paese ha fatto per promuovere questo piano di assicurazioni, un esempio delle sue politiche inclusive”. Si direbbe che l’Unhcr non sappia che ci sono paesi come l’Italia che assicurano l’accesso al servizio sanitario nazionale a rifugiati, richiedenti asilo e persino a emigranti irregolari senza neanche chiedere che sottoscrivano una assicurazione.