Se il Regno Unito si divide
Referendum per l'indipendenza della Scozia. Il governo Cameron si è reso conto, all'ultimo, che i secessionisti possono vincere realmente. Perché questa grande fetta di terra nordica, la più povera della Gran Bretagna, abitata da 5 milioni di scozzesi, è così importante per Londra?
Domani si vota il referendum per l'indipendenza della Scozia. Il governo Cameron si è reso conto, all'ultimo, che i secessionisti possono vincere realmente. E allora si sta spendendo in un tour de force di retorica, a volte anche controproducente. Come quando ha paragonato il Regno Unito a una "famiglia" indivisibile, proprio nella patria del divorzio, la terra di Enrico VIII. Chesterton, a suo tempo, difendeva l'indipendentismo scozzese e delle altre patrie del Regno Unito. Ma per gli inglesi la perdita della Scozia, dopo tre secoli di unione, sarebbe uno shock culturale ed emotivo. Perché questa grande fetta di terra nordica, la più povera della Gran Bretagna, abitata da pochi milioni di scozzesi, è così importante per Londra?
LONDRA PUO' PERDERE TRE SECOLI DI STORIA di Robi Ronza
Unite da più di tre secoli, Scozia e Inghilterra potrebbero separarsi con il referendum di domani. Per gli inglesi non sarebbe una gran perdita economica e, dal punto di vista delle istituzioni, Elisabetta II continuerebbe a regnare su entrambe le nazioni. Ma per gli inglesi sarebbe uno shock emotivo per quello che la Scozia ha rappresentato sinora.
«NOI, UNA FAMIGLIA». ALLORA CAMERON ABOLISCA IL DIVORZIO di Paolo Gulisano
Sul referendum sull’indipendenza della Scozia si stanno giocando tutte le possibili carte, specie da parte unionista. L’ultima è quella del premier Cameron: quasi con le lacrime agli occhi ha detto che «non si spezza una famiglia». Se così è, dovrebbe presentarsi davanti alle Camere e chiedere l’immediata abrogazione della legge sul divorzio.