Scavarsi la fossa da solo
L'intima presunzione di essere giusti (Lc 18,9)
In quel tempo, Gesù disse ancora questa parabola per alcuni che avevano l'intima presunzione di essere giusti e disprezzavano gli altri: «Due uomini salirono al tempio a pregare: uno era fariseo e l'altro pubblicano. Il fariseo, stando in piedi, pregava così tra sé: "O Dio, ti ringrazio perché non sono come gli altri uomini, ladri, ingiusti, adùlteri, e neppure come questo pubblicano. Digiuno due volte alla settimana e pago le decime di tutto quello che possiedo". Il pubblicano invece, fermatosi a distanza, non osava nemmeno alzare gli occhi al cielo, ma si batteva il petto dicendo: "O Dio, abbi pietà di me peccatore". Io vi dico: questi, a differenza dell'altro, tornò a casa sua giustificato, perché chiunque si esalta sarà umiliato, chi invece si umilia sarà esaltato». (Lc 18,9-14)
Chi si presenta a Dio vantando i propri meriti ed elogiando le proprie virtù, come fa il fariseo, non è ascoltato dal Signore. Dio esaudisce invece la preghiera di chi è pentito, consapevole delle proprie colpe, affidato alla pietà divina. Tu da che parte stai? Pretendi qualcosa da Dio scavandoti così la fossa da solo o supplichi che perdoni i tuoi tanti peccati?