Sàulo-Paolo
Mentre ero in viaggio e mi stavo avvicinando a Damasco, verso mezzogiorno, all'improvviso una grande luce dal cielo sfolgorò attorno a me; caddi a terra e sentii una voce che mi diceva: “Saulo, Saulo, perché mi perseguiti?” Risposi: “Chi sei, o Signore?” Mi disse: “Io sono Gesù il Nazareno, che tu perseguiti”. Atti degli Apostoli 22, 6-9
Mentre ero in viaggio e mi stavo avvicinando a Damasco, verso mezzogiorno, all'improvviso una grande luce dal cielo sfolgorò attorno a me; caddi a terra e sentii una voce che mi diceva: “Saulo, Saulo, perché mi perseguiti?” Risposi: “Chi sei, o Signore?” Mi disse: “Io sono Gesù il Nazareno, che tu perseguiti”. Atti degli Apostoli 22, 6-9
Che cosa è capace di cambiare la vita? Un incontro. Un incontro clamoroso e diretto, letteralmente folgorante e fulminante come accadde al fervente ebreo Sàulo in cammino verso Damasco. Qui avviene un rovesciamento totale di direzione, una decisa ‘conversione a U’. L’uomo Saulo che andava verso Damasco a imprigionare i cristiani, va a Damasco a farsi battezzare nel nome di Gesù di Nazaret. Resta intatta l’intensità del suo ardimento e della sua dedizione; ma se ne rovescia totalmente l’oggetto. Paolo racconta per ben tre volte negli Atti degli Apostoli quello che gli è accaduto. Tutta la sua vita, la sua azione, i viaggi missionari e le mille traversìe apostoliche, dipendono dall’incontro sulla via di Damasco. Saulo diventato Paolo, ha continuato a percorrere le vie della terra e del mare testimoniando quella luce e quell’amore di Cristo che lo avevano colpito e afferrato sulla via di Damasco.