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L'ITINERARIO

Sant'Agnese fuori le mura

Una delle bellezze di Roma dedicata alla martire cristiana morta per difendere la sua scelta di vita consacrata.

Visto e mangiato 21_01_2012
Complesso Sant'Agnese

opera arteSentendo il nome della celebre vergine e martire paleocristiana che viene ricordata il 21 gennaio è facile pensare alle splendida chiesa di Sant’Agnese in Agone, opera di Francesco Borromini, che costituisce uno dei punti di attrazione di Piazza Navona.

Vogliamo invece andare a riscoprire un altro luogo, una delle infinite bellezze di Roma conservate “fuori le mura”. Si tratta del complesso monumentale di Sant’Agnese che si trova al secondo miglio della via Nomentana (via Nomentana 349, info tel. 06 861 0840), lungo una delle antiche vie consolari lungo le quali si trovavano spesso necropoli pagane, divenute poi cimiteri cristiani. Proprio in uno di questi cimiteri venne sepolta la martire Agnese, giovanissima cristiana di illustre famiglia patrizia, denunciata – secondo l’agiografia – dal figlio del prefetto di Roma invaghitosi di lei e da lei respinto per difendere la sua scelta di vita consacrata. Agnese venne uccisa durante una delle persecuzioni del III secolo e tumulata in un terreno di famiglia, nella necropoli nomentana. Oggi le catacombe intitolate alla Santa, ricche di importanti testimonianze archeologiche, sono visitabili e costituiscono la prima tappa del nostro percorso sulle sue memorie. Seconda tappa sono le rovine della grande basilica eretta nel IV secolo per volontà di Santa Costanza, ovvero di Costantina, figlia del primo imperatore cristiano, di cui restano imponenti cortine murarie ben visibili da piazza S. Annibaliano.

La particolare costruzione era una vera propria basilica cimiteriale di grandi dimensioni (40,30 x 98,30 metri), realizzata accanto alla tomba della martire, obliterando una parte della più antica  necropoli pagana. La tipologia architettonica era quella della cosiddetta “basilica circense”, in cui le navate laterali proseguono in semicerchio lungo la parete concava di dell’abside. Il pavimento era destinato ad ospitare le sepolture dei fedeli, per cui si trattava di un vero e proprio cimitero coperto.
Accanto ai resti dell’antica basilica emerge lo splendido Mausoleo di Santa Costanza. Nonostante i restauri e i rimaneggiamenti rimane intatto il fascino di uno degli edifici tardo antichi più importanti della città. Di forma circolare, caratteristica dei mausolei, presenta un elegantissimo deambulatorio separato dall’aula centrale grazie a dodici coppie di colonne di granito e decorato nella volta a botte da splendidi mosaici con motivi geometrici, scene di vendemmia, ritratti inseriti in clipei, fra cui sembra di poter riconoscere, ai lati della nicchia di fronte all’ingresso, Costantina e il marito Annibaliano.  

Ultimo luogo da visitare è la Basilica Onoriana, voluta da papa Onorio I nel VII secolo, voluta per favorire il  flusso e l’accoglienza dei pellegrini che venivano ad onorare la santa. La monumentale chiesa ha subito grandi trasformazioni, soprattutto nel Seicento e in età più recente, durante il pontificato di Pio IX. Nonostante ciò conserva i caratteri principali del progetto originario che aveva previsto un’aula centrale altissima e luminosa, scandita in tre livelli: il piano della navata, il matroneo e il claristorio. Le colonne che separano e scandiscono gli spazi sono tutte di spoglio e presentano un’incredibile varietà di marmi pregiati; il colore trionfa anche nei mosaici del catino absidale, dove possiamo ammirare S. Agnese, raffigurata con ai piedi le fiamme e la spada del martirio, affiancata dai papi Simmaco e Onorio, quest'ultimo sottolinea  il suo ruolo di committente porgendo alla santa il modellino della chiesa.            

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A ROMA
CONSIGLIA

Per gli acquisti golosi:
Tra gli indirizzi più golosi del Lazio, è sosta irrinunciabile Vitorchiano, dove le monache Trappiste (via Stazione, 23 - tel. 0761370017) producono le loro formidabili e pregiatissime marmellate seguendo la regola benedettina dell’ora et labora, senza utilizzare altri ingredienti che frutta e zucchero: più che di agricoltura biologica si può parlare di agricoltura sacra. A Roma, per un caffè, tappa obbligata al celeberrimo Antico Caffè Greco (via Condotti 86 – tel. 066791700), locale storico d’Italia fondato nel 1760, dove all’eccellente caffè son molto buoni anche panini e tramezzini.

Per i vini:
Per gli amanti del bere bene, la sosta sarà a La Barrique – La Bollique (via del Boschetto 41b – tel. 0647825953) a Roma, dove Fabrizio Pagliardi e Arianna Cordero conducono un divertentissimo wine bar, con proposta (di vini e di piatti semplici) che si segnala per l’eccellente rapporto qualità prezzo, e splendida selezione di “bollicine”, con champagne e spumanti che si possono anche acquistare a La Bollique, l’adiacente punto vendita.

Per mangiare:
E’ uno dei migliori indirizzi della capitale l’Open Colonna (via milano, 9/a - tel. 0647822641), regno di quell’Antonello Colonna che è uno dei campioni della ristorazione nazionale e che ha deciso dedicarsi a questo spazio multifunzionale dove vi attendono il ristorante (con una quarantina di coperti), bistrot e caffè, ma anche libreria con area relax e terrazza all’aperto. A mezzogiorno lunch con piatti a buffet, insalate. Alla sera i suoi classici, tra cui meritano cacio e pepe, ajo e ojo di mare, negativo di carbonara e i ravioli consommè affumicato, creme fraiche e Parmigiano, di secondo carrè d'agnello o crostacei in brodetto con toast di broccoli e arzilla, tra i desseet, il biscotto ghiacciato con crema ai canditi.

Per dormire:
E’ albergo affidabile l'Hotel Cicerone (Via Cicerone, 55/C – tel. 063576), che trovate nel quartiere Prati, vicino a Castel Sant'Angelo, alla Basilica di San Pietro ed ai Musei Vatican, a soli quindici minuti a piedi (e a una fermata di Metro) da Via del Corso e Piazza di Spagna. Per voi 292 camere (standard, deluxe e suite luxury), rinnovate di recente e decorate elegantemente, e dotate dei migliori comfort, sala fitness, sala riunioni (che possono accogliere dalle 10 alle 270 persone), ristorante interno.