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OCCHIO ALLA TV

Sanremo, pessimo inizio

La serata inaugurale del Festival di Sanremo è stata un disastro. Non (sol)tanto per gli intoppi tecnici – certo, se in un gara non funziona il meccanismo di voto…  – ma soprattutto per la presenza di Adriano Celentano e per il vario turpiloquio che ci è stato elargito.

Occhio alla Tv 15_02_2012

La serata inaugurale del Festival di Sanremo è stata un disastro. Non (sol)tanto per gli intoppi tecnici – certo, se in un gara non funziona il meccanismo di voto…  – ma soprattutto per la presenza di Adriano Celentano e per il vario turpiloquio che ci è stato elargito.

Il "Molleggiato" ha proposto un sermone presuntuoso e interminabile, contrappuntato qua e là dalle sue canzoni. Ha esordito prendendosela con i preti “che fanno prediche incomprensibili” (da che pulpito…) e con il quotidiano Avvenire e il settimanale Famiglia Cristiana, perché “non parlano mai di Dio”. Probabilmente non li ha mai letti e l’idea che abbia parlato così solo per vendicarsi di alcune critiche relative al suo lauto compenso è più di un sospetto.

Poi ha continuato (per un’ora!) moraleggiando a modo suo, passando da un finto battibecco con Pupo agli appelli per la fratellanza, dagli attacchi contro la guerra e la pena di morte al “coraggio di non tingerci i capelli”. Adriano, ma chi credi di essere?
Luca e Paolo hanno aperto la serata con un monologo infarcito di parolacce e volgarità. Gianni Morandi, quando si è trattato di preparare l’entrata in scena di Celentano, si è lasciato sfuggire l’esclamazione volgare più usata. Rocco Papaleo (fuori posto), per non essere da meno, ha pronunciato il noto invito che manda volgarmente a quel paese.

Già irritanti in sé, questi eccessi sono ancora più inopportuni rispetto all’altissima probabilità che in prima serata anche molti bambini siano davanti alla tv. Senza dimenticare che il Contratto di servizio della Rai prevede espressamente fra le 7 e le 22.30 una programmazione finalizzata alla fruizione famigliare. E' questo il rispetto della Rai per il suo pubblico (pagante)?