San Graziano
È stato il vescovo fondatore della diocesi di Tours, un secolo prima che alla sua guida fosse acclamato san Martino. Non si conoscono molti particolari della vita di san Graziano, o Gaziano, ma fu di certo tra i grandi evangelizzatori della Gallia
È stato il vescovo fondatore della diocesi di Tours, un secolo prima che alla sua guida fosse acclamato san Martino. Non si conoscono molti particolari della vita di san Graziano, o Gaziano, ma fu di certo tra i grandi evangelizzatori della Gallia, inviato da papa Fabiano (†250) intorno alla metà del III secolo assieme ad altri sei vescovi missionari: san Dionigi di Parigi, il noto martire e patrono della capitale francese, san Marziale di Limoges, san Paolo di Narbona, san Saturnino di Tolosa, san Trofimo di Arles e sant’Austremonio di Clermont. Delle comunità cristiane esistevano già in Gallia, come a Lione dove avevano operato san Potino e sant’Ireneo, ma intorno al 250 il paganesimo era senz’altro il culto predominante e lo sarebbe stato ancora per qualche tempo, anche a causa delle periodiche persecuzioni ordinate dall’impero contro i cristiani.
Secondo la ricostruzione di Gregorio di Tours (538-594), autore di un’importante Historia Francorum, Graziano fu vescovo di Tours per cinquant’anni, fino al 301 circa, cui seguirono 36 anni di vacanza della sede episcopale (per le difficoltà di radicamento del cristianesimo, ancora duramente perseguitato all’inizio del IV secolo, poco prima di ottenere la libertà di culto), poi i 33 anni di san Lidorio, che ebbe come successore san Martino, il quale perciò fu il terzo vescovo dell’antica diocesi. Le ostilità che Graziano incontrò specialmente all’inizio della sua predicazione lo costrinsero a celebrare l’Eucaristia nelle grotte e in altri luoghi nascosti.
Fondò un ospizio per i poveri fuori dalle mura di Tours, offrendo digiuni e preghiere e servendo in tutto Cristo, che poco prima di morire gli apparve confortandolo così: «Non temere, la tua corona è pronta e i santi aspettano il tuo arrivo in Paradiso». Venne sepolto in un cimitero cristiano e fu poi san Martino a traslarne le spoglie nella chiesa dalle cui rovine sarebbe nata la cattedrale di Tours, dal XIV secolo dedicata a san Graziano e per questo chiamata comunemente dal popolo La Gatianne. Assieme a sant’Onofrio e sant’Antonio di Padova è patrono di chi cerca gli oggetti smarriti.