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IL PROCESSO

Saman, "schiaffo" alle donne musulmane, ammessa l'Ucoii

Colpo di scena al processo Saman in corso a Reggio Emilia: il tribunale ha escluso la costituzione di parte civile di Acmid donna che si batte per la libertà delle donne musulmane e ammesso invece l'Ucoii. Il legale alla Bussola: "Decisione che mortifica l'attività dell'associazione a favore delle donne islamiche". 

Attualità 17_02_2023

Colpo di scena alla seconda udienza del processo per l’omicidio di Saman Abbas che si sta svolgendo a Reggio Emilia. Il giudice ha escluso dalle parti civili l’Associazione Acmid donna Onlus, impegnata nella difesa delle donne arabe e ammesso invece l’Unione delle comunità islamiche italiane (Ucoii), oltre alla confederazione islamica italiana e la Grande moschea di Roma. Il legale di Acmid, avvocato Luigi Capelli, ha commentato alla Bussola con disappunto la decisione del giudice Cristina Beretti: “Si tratta di una mortificazione dell’attività dell’associazione che già in passato per altri casi simili, come quello di Rachida, era stata ammessa. La decisione premia le comunità religiose e rischia di avere una ricaduta su tutte le donne arabe che desiderano integrarsi e cercano in Acmid donna un aiuto”.  

***Segue aggiornamento***