Rete Mondiale di Preghiera del Papa: l'unzione degli infermi
L’intenzione di preghiera per il mese di luglio sarà dedicata ai malati, con particolare attenzione a un sacramento dimenticato (o temuto).
«Preghiamo perché il sacramento dell’Unzione degli infermi doni alle persone che lo ricevono e ai loro cari la forza del Signore, e diventi sempre più per tutti un segno visibile di compassione e di speranza»: è l'intenzione per il mese di luglio affidata alla Rete Mondiale di Preghiera del Papa.
Nel messaggio il Pontefice ha parlato di un sacramento dimenticato (o temuto), chiarendo che non bisogna «dare per scontato che dopo il sacerdote arriverà il becchino». Essendo un sacramento di guarigione, «quando il sacerdote si avvicina a una persona per amministrarle l’Unzione degli infermi, non sta necessariamente aiutandola a congedarsi dalla vita. Pensarla così significa rinunciare a ogni speranza».
All'unzione degli infermi il Catechismo della Chiesa Cattolica dedica i nn. 1499-1532, così riassumendone gli effetti: «l'unione del malato alla passione di Cristo, per il suo bene e per quello di tutta la Chiesa; il conforto, la pace e il coraggio per sopportare cristianamente le sofferenze della malattia o della vecchiaia; il perdono dei peccati, se il malato non ha potuto ottenerlo con il sacramento della Penitenza; il recupero della salute, se ciò giova alla salvezza spirituale; la preparazione al passaggio alla vita eterna».