RITAGLI
Ravasi, i dogmi e il dogmatismo
Il cardinale Gianfranco Ravasi intervistato da Repubblica...
Ritagli
08_12_2010
Nelle pagine culturali di Repubblica di oggi, il cardinale Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio consiglio per la cultura, risponde alle domande del giornalista Franco Marcoaldi ("Se la Chiesa studia Marx e Bill Viola", La Repubblica, p. 57).
Una domanda riguarda il recente libro-intervista del Papa, Luce del mondo. Ecco come è formulata e di seguito la risposta del cardinale:
Il libro del pontefice ripropone tra l'altro un antico dilemma teologico: cosa è passibile di revisione e cosa no. Perché si possono rivedere e precisare le posizioni sull'infallibilità del Papa e non quelle sull'omosessualità o il sacerdozio femminile?
"Nella cattolicità ha prevalso lungamente una posizione diciamo così, 'sostanzialista'. Il messaggio da comunicare era permanente, sia nel contenuto che nella formalizzazione. Con i conseguenti rischi di fondamentalismo e dogmatismo. Per contro, in Occidente si è via via imposta un'idea secondo cui tutto è interpretazione: non esiste un fondamento, una verità. 'Auctoritas non veritas facit legem', diceva già Hobbes. Da qui discende il filone del soggetivismo, del situazionismo, del relativismo. Ecco, io penso che tra questi estremi, il compito della teologia, e più in generale della tradizione, sia quello di scevrare l'oggettività del vero e quindi del fondamento trascendente, rispetto a una sua formulazione storica che non va scambiata per dogma, ma di volta in volta ritradotta, ripensata".
Il giornalista ritiene he il Papa nel suo ultimo libro abbia rivisto o precisato le posizioni sull'infallibilità pontificia. Questo non è vero. Il problema è la percezione sbagliata che molti hanno avuto e hanno di questo dogma sancito dal Concilio Vaticano I nel 1870. L'infallibilità del Papa entra infatti in gioco solo in casi rarissimi, quando il Pontefice parla ex Cathedra usando una ben precisa formula. Per questo Benedetto XVI può affermare che "il Papa non produce sempre infallibilità". Dunque nessuna revisione o precisazione in questo senso.
Nella domanda si chiede però al cardinale Ravasi qualcosa in merito al motivo di mancate revisioni in merito alla posizione della Chiesa su omosessualità e sacerdozio femminile. La risposta di Ravasi, allargando l'orizzonte, finisce per non rispondere o per ingenerare l'idea che anche su materie quali l'omosessualità e il no sacerdozio femminile, distinguendo tra oggettività del vero e formulazione storica, le posizioni possano cambire.
Una domanda riguarda il recente libro-intervista del Papa, Luce del mondo. Ecco come è formulata e di seguito la risposta del cardinale:
Il libro del pontefice ripropone tra l'altro un antico dilemma teologico: cosa è passibile di revisione e cosa no. Perché si possono rivedere e precisare le posizioni sull'infallibilità del Papa e non quelle sull'omosessualità o il sacerdozio femminile?
"Nella cattolicità ha prevalso lungamente una posizione diciamo così, 'sostanzialista'. Il messaggio da comunicare era permanente, sia nel contenuto che nella formalizzazione. Con i conseguenti rischi di fondamentalismo e dogmatismo. Per contro, in Occidente si è via via imposta un'idea secondo cui tutto è interpretazione: non esiste un fondamento, una verità. 'Auctoritas non veritas facit legem', diceva già Hobbes. Da qui discende il filone del soggetivismo, del situazionismo, del relativismo. Ecco, io penso che tra questi estremi, il compito della teologia, e più in generale della tradizione, sia quello di scevrare l'oggettività del vero e quindi del fondamento trascendente, rispetto a una sua formulazione storica che non va scambiata per dogma, ma di volta in volta ritradotta, ripensata".
Il giornalista ritiene he il Papa nel suo ultimo libro abbia rivisto o precisato le posizioni sull'infallibilità pontificia. Questo non è vero. Il problema è la percezione sbagliata che molti hanno avuto e hanno di questo dogma sancito dal Concilio Vaticano I nel 1870. L'infallibilità del Papa entra infatti in gioco solo in casi rarissimi, quando il Pontefice parla ex Cathedra usando una ben precisa formula. Per questo Benedetto XVI può affermare che "il Papa non produce sempre infallibilità". Dunque nessuna revisione o precisazione in questo senso.
Nella domanda si chiede però al cardinale Ravasi qualcosa in merito al motivo di mancate revisioni in merito alla posizione della Chiesa su omosessualità e sacerdozio femminile. La risposta di Ravasi, allargando l'orizzonte, finisce per non rispondere o per ingenerare l'idea che anche su materie quali l'omosessualità e il no sacerdozio femminile, distinguendo tra oggettività del vero e formulazione storica, le posizioni possano cambire.