Ragazzi, calma. Prima di iniziare a scrivere, fate cosi
Per la prova di italiano, ecco dei semplici suggerimenti tanto ovvi quanto poco rispettati dagli studenti che sono presi dall’ansia di scrivere, non appena abbiano rotto l’indugio e scelto la traccia da svolgere. Un’ora sulle sei concesse deve essere a un’operazione che può condizionare la riuscita dell’intera prova.
La prima prova scritta di Italiano prevede quattro proposte. Della prima (analisi di testo) si è diffusamente parlato. La tipologia B consiste nella stesura di un articolo di giornale o di un saggio breve dalle quattro alle sei facciate a partire da documenti forniti su quattro ambiti differenti. L’errore più comune che lo studente può commettere è quello di scegliere l’argomento che più lo attrae senza considerare quali siano le sue effettive conoscenze specifiche sulla questione proposta.
La stesura di questa tipologia di testo (del resto come accade anche per le altre tipologie) presuppone la conoscenza profonda del tema, la capacità di rielaborare in termini personali le informazioni in modo che lo studente appaia come un giornalista o un esperto del settore affrontato, che sia storico, letterario, economico o scientifico. Per questo vale l’antica regola di retorica Rem tene, verba sequentur (ovvero «conosci gli argomenti, le parole seguiranno»), che risale addirittura secondo la tradizione a Catone il Censore. Cicerone era ben consapevole della veridicità del detto. Non è possibile separare la competenza dalla cultura, come sostiene talvolta la prassi pedagogica contemporanea.
Ecco allora dei semplici suggerimenti tanto ovvi quanto troppo poco rispettati dagli studenti che sono presi dall’ansia di scrivere, non appena abbiano rotto l’indugio e scelto la traccia da svolgere. Un’ora sulle sei concesse deve essere dedicata alle fasi dell’inventio e della dispositio. Nel tempo ben utilizzato in queste due fasi si giocano la reale efficacia, l’originalità e la creatività dell’alunno scrittore. Il ragazzo non deve scrivere di getto, pensando alla totale spontaneità della scrittura. Il testo scritto è un risultato tecnico che deriva da un lavoro, da una riflessione, da una progettazione per la quale sono assegnate sei ore.
Per la fase della scrittura dell’articolo, del saggio o del tema potrebbero bastare anche solo tre o quattro ore: ma occorre un’ora per impostare il lavoro, un’altra è indispensabile per la rilettura e la rifinitura. Spesso, si vedono ragazzi che, presi dal desiderio di riempire le pagine bianche, iniziano a scrivere e dopo tre o quattro ore hanno già terminato l’elaborato. A quel punto il tempo rimanente non servirà più a nulla, perché, quando il progetto è stato realizzato, le modifiche che gli si possono apportare sono di lieve entità.
Per questo ricordiamoci il valore delle prime due fasi propedeutiche alla stesura del testo. L’inventio insegna a recuperare gli esempi, le immagini, le storie, le prove più convincenti per sostenere una determinata tesi o per argomentare una questione posta. Scelta la traccia, lo studente scriverà sul foglio di brutta tutte le informazioni, citazioni, gli esempi che gli potrebbero servire per rendere avvincente il testo. Poi segue la fase dello stesura dello schema, dagli antichi latini chiamata dispositio. Lo studente strutturerà il discorso in modo che sia persuasivo. Così, il tema o il saggio si comporrà di un esordio, di una narrazione, di un’argomentazione della tesi propria e della confutazione dell’altrui, infine di una conclusione o perorazione.
Solo dopo queste prime due fasi preliminari, lo studente deve accingersi a scrivere perseguendo le virtù dell’espressione, dalla correttezza (puritas) alla chiarezza espositiva (perspicuitas) alla bellezza del dettato (ornatus) attraverso l’uso delle figure retoriche, l’eleganza lessicale (elegantia), il ritmo e la fluidità del discorso adeguato (cursus). Terminata la fase della scrittura, lo studente dovrà dedicarsi al labor limae ovvero la rifinitura. La valutazione della prova scritta deve avvenire a partire da alcuni parametri. Alcuni sono relativi ai contenuti: ricchezza degli stessi, rielaborazione, pertinenza. Altri riguardano, invece, la forma: correttezza ortografica e sintattica, fluidità espressiva e precisione lessicale.
Suggerisco agli studenti di tener conto di un fatto, di solito poco sottolineato: la correzione del tema avviene in forma collegiale, ciò significa che il tema viene letto ad alta voce. Consiglio, quindi, di curare la calligrafia, di scrivere frasi preferibilmente brevi e che tengano conto che è una scrittura predisposta alla declamazione più che alla lettura cerebrale e silenziosa. Dopo questi consigli, passiamo ad alcune ipotesi di traccia per le tipologie B, C, D. Penso che per il tema di attualità e per il saggio tecnico-scientifico il ministero potrebbe tener conto delle ricorrenze. Il problema dei disastri ambientali e dell’inquinamento potrebbe essere una proposta a quarant’anni dall’incidente di Seveso avvenuto nel giugno del 1976 e a trent’anni dalla catastrofe nucleare di Chernobyl. Inoltre, come è accaduto nel 2005 quando è stata proposta una traccia sulla relatività generale di Einstein, in quest’anno in cui si ricorda il centenario della relatività ristretta gli studenti potrebbero essere invitati a riflettere al riguardo, ancor più dopo le conferme avvenute negli ultimi mesi con le onde gravitazionali e i buchi neri.
Ecco un esempio di traccia: «Dopo aver sintetizzato le linee essenziali della teoria della relatività generale di Albert Einstein, a cent’anni dalla sua pubblicazione si presentino le previsioni e le conferme avvenute negli anni successivi, anche alla luce della recente osservazione delle onde gravitazionali». Lo stesso argomento potrebbe, però, essere oggetto di proposta nella tipologia B di ambito tecnico-scientifico. Per la tipologia C o la tipologia B di ambito storico-politico ricordiamoci che sono passati settant’anni dall’ottenimento del diritto di voto delle donne e dalla nascita della Repubblica.
Infine, veniamo alla tipologia B di ambito artistico-letterario, quella che a mio avviso ha proposto tracce più appetibili e interessanti: affetti familiari, amore e gelosia, …. Le scelte potrebbero essere ancora in questa direzione oppure anche in questo caso si potrebbe pensare ad una ricorrenza, ad esempio i cento anni dalla pubblicazione de Il porto sepolto di Ungaretti o gli ottant’anni dalla morte di Pirandello.
Ora diamo un ultimo suggerimento a tutti gli studenti: non arrivate stanchi, angosciati e stressati al primo giorno degli esami. Non studiate fino a tardi il giorno prima, dedicate uno spazio alla concentrazione e al riposo. Se avete studiato, quanto sapete riemergerà. Se avete studiato poco, converrà comunque essere freschi il giorno delle prove.