Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
Santa Francesca Saverio Cabrini a cura di Ermes Dovico
UN GENERE SEMPRE DI MODA

Quel vizio congenito e idiota di complottare su tutto

Perché non possiamo fare a meno di immaginare complotti? E' un vizio congenito che ci porta al «chissà che cosa c’è dietro?» come un modo diffuso di pensare. Ma è un'operazione ingenua e indimostrabile. L’unico che complotta davvero è Satana. Gli altri sono solo i suoi utili idioti. Il libro di Matteo Sacchi.

Cronaca 12_10_2016
Il "complotto" Kennedy

«I rettiliani, la base dei nazisti al Polo, il Priorato di Sion, il complotto per diffondere l’Aids, l’occultamento del raggio della morte di Marconi, l’occultamento del cronovisore costruito da padre Pellegrino Ernetti nei sotterranei dell’Università cattolica, la cospirazione degli archeologi per non farvi sapere quanto siano antiche le piramidi, le attività segrete della setta degli Illuminati che dal Settecento cerca di governare il mondo, l’omicidio Pasolini…».

Ma anche: Elvis è vivo e Paul McCartney è morto, gli alieni nell’Area 51, le scie chimiche, l’11 settembre, il falso allunaggio, Kennedy… Perché non possiamo fare a meno di immaginare complotti? E’ un vizio giacobino (Robespierre non faceva altro che “smascherarne”) e comunista (le «forze oscure della reazione») o è congenito? Matteo Sacchi, nel suo gustoso pamphlet Il complottismo è servito (Edizioni del Giornale, pp. 20, €. 2,50) opta per la seconda soluzione, ricordando gli «untori» manzoniani (del 1630) ma anche i «ladri di bambini» della Parigi del 1750.

E si potrebbe andare ancora indietro, ai tempi in cui le epidemie inesplicabili dalla medicina venivano attribuite agli avvelenatori di pozzi, o ai Romani che descrivevano i cristiani come cannibali e incestuosi. Si dirà che erano tempi di ignoranza, come quelli attuali in cui i talebani impediscono le vaccinazioni, e anche il cinema impazza coi complotti della Cia, delle multinazionali, dei servizi deviati. Il Sessantotto ce lo ha riportato alla grande, il complottismo, così che il «chissà che cosa c’è dietro» è ormai diventato un modo diffuso di pensare.

E ministri devono perdere tempo a rispondere in Parlamento a interrogazioni sulle scie chimiche, gli ogm, gli ufo, la P4. Giovanni Paolo I? Avvelenato, lo sanno tutti. Manuela Orlandi? Eh…! Perfino il naufragio della Concordia, avvenuto a 99 anni e 9 mesi da quello del Titanic. Tre 9. Che, capovolti, fanno 666. Ora, tutto questo non vuol dire che complotti non ce ne siano.

Prendete, per esempio, la campagna mondiale Lgbt e quella di Soros. Ma è un «complotto» alla luce del sole, dichiarato. Chiunque abbia una idea in testa e i soldi per diffonderla «complotta». Lo farei anch’io. Solo che il complottismo universale è altra cosa, e pecca di ingenuità. Infatti, presuppone che il nostro prossimo sia molto più intelligente di quel che è. Si pensi all’onnipotente Cia: con i suoi flop, le sue dabbenaggini, gli errori dilettanteschi si potrebbe riempire un (grosso) volume. E gli altri servizi segreti del mondo non sono da meno: 007 vince sempre al cinema, mica davvero. Lo stesso vale per Rambo e i suoi epigoni.

Più un complotto è vasto e meno regge. Infatti, come fa un segreto a rimanere tale quando è condiviso da migliaia di persone? Per esempio, il «complotto» arabo-israeliano (sic!) delle Twin Towers richiedeva tante e tali complicità da rendere impossibile che in tutti questi anni non sia trapelato niente. Sì, perché il più delle volte il «complotto» non è che una castroneria iniziale, che poi si cerca di coprire o rimediare facendo sparire chi se ne è accorto; ma, così facendo, si allarga a tal punto il numero degli implicati da creare, semmai, una specie di Frankenstein che non si sa più come fermare.

Altro che complottisti: apprendisti stregoni. Chi tenne in caldo Khomeini a Parigi e poi lo mandò a detronizzare lo Scià credeva di fare le scarpe ai sovietici. Risultato: i sovietici non ci sono più, sì, ma adesso c’è il jihad mondiale. E di questi esempi se ne potrebbe fare a bizzeffe. Si paventa, oggi, un mondo in cui tutti saremo spiati e controllati (complotto), ma se le macchine fossero perfette non ci sarebbero i meccanici, gli elettrauto, i computerai e tutti quei lavoratori che ci tolgono dai quotidiani impicci –ripeto, quotidiani- che gli utensili ci infliggono (realtà). E più sono complessi e peggio è. Ma per favore. L’unico che complotta davvero è Satana. Gli altri sono solo i suoi utili idioti.