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Università

Queer Studies all'Unito

E dopo Sassari tocca all’università di Torino inaugurare un corso arcobaleno intitolato Queer Studies, corso interdisciplinare.

Gender Watch 06_12_2024

E dopo Sassari tocca all’università di Torino inaugurare un corso arcobaleno intitolato Queer Studies, corso interdisciplinare. Antonio Vercellone (in foto) sarà il titolare di questo corso ed ha invitato il prof. Federico Zeppino a tenere la prima lezione: il prof. Zeppino è anche lui titolare di un corso simile a Sassari, corso che ha fatto aprire una istruttoria al Ministro dell’Università Bernini, come avevamo scritto due giorni fa su questo stesso blog.

Vercellone, intervistato da La Stampa, ha dichiarato in merito al suo corso: «Sia in Italia sia nella nostra Università ci sono già insegnamenti dedicati alle questioni di genere, all’orientamento sessuale, alla teoria queer. La maggior parte delle volte, tuttavia, questi corsi sono affrontati dalla prospettiva di una sola disciplina: il diritto, la filosofia, la letteratura ecc. Il successo di queste importanti esperienze didattiche, molto apprezzate da studentesse e studenti, ci ha dunque ispirati e indotti a voler fare un passo in più. La nostra idea è stata quella di fondare un corso autenticamente interdisciplinare, che mostri come da un lato le questioni di genere e legate all’orientamento sessuale permeino tutte le aree del sapere, dalla medicina all’architettura, dalla storia alla teologia, e dall’altro come le lenti della queer theory siano in grado di fornire uno strumento metodologico importante che può contaminare, in modo autenticamente intersezionale, materie tra loro diverse. […]

Tanti i temi che verranno trattati durante le lezioni, tra cui la teoria queer, la storia del movimento LGBTQI+, gli aspetti interdisciplinari della nozione di genere, l’identità di genere e la transessualità, la medicina di genere, il rapporto tra cristianesimo e omosessualità, le tematiche LGBTQI+ nel cinema e nel teatro, gli stereotipi sessuali e di genere nei media e nelle aule di giustizia, le non monogamie e le nuove forme di famiglia, le nuove forme di genitorialità e la genitorialità LGBTQI+, la gender architecture, asilo e protezione internazionale per migranti LGBTQI+, disabilità, sessualità e abilismo, i bias di genere nella teoria economica e molto altro ancora».

Notare che verrà insegnata la poligamia – chiamata pudicamente non monogamia – e di certo l’approccio non sarà critico. Ma al di là questo, speriamo che la Bernini possa attenzionare anche questo corso perché dietro la asserita scientificità può nascondersi l’ideologia.