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SVEZIA

Previsione e preparazione per difendersi dal gelo

Mentre il freddo non molla l'Italia,     in Svezia mettono in campo tutti gli strumenti per scaldarsi e soprattutto, prendono l'inverno con filosofia.

Attualità 08_02_2012
Neve in Svezia

Mentre il freddo e le nevicate fanno tremare tutta l’Europa, compreso il nostro “Paese del sole”, in Svezia ci si consola per un inverno insolitamente mite, seguito a tre stagioni invernali rigidissime con temperature medie nel nord della nazione di -30 gradi. Intendiamoci, parlando di inverno mite, bisogna tener conto della latitudine alla quale si trova, ad esempio, Stoccolma e con temperature “sopportabili” s’intendono quelle che oscillano fra i -20 gradi notturni e i -8 gradi diurni. Piú a nord, “busines as usual” ossia -30 gradi giorno e notte con punte massime in località come Nikkaluotka o Karesuando in Lapponia (da -37 a – 40).

Ma come ci si difende da questi freddi polari, conducendo una vita normale, e come ci si muove quando, nel giro di pochi giorni cadono metri e metri di neve? Le soluzioni del problema si chiamano previsione, preparazione e attrezzature.  Gli uffici meteorologici dell’aeronatica svedese sono collegati con organizzazioni analoghe di tutto il mondo e forniscono almeno sei volte al giorno previsioni per per le prossime ore ed i giorni seguenti, via radio o TV.  Ci si può quindi preparare ad affrontare cali di temperatura e precipitazioni nevose utilizzando le attrezzature di cui si dispone. Per chi vive in città, non esistono problemi di sorta. Gli appartamenti sono riscaldati giorno e notte e negli edifici moderni sono dotati di finestre a tripla vetratura e di pavimenti scaldati con serpentine occulte. Nelle strade agiscono in continuazione squadre di operai addetti allo sgombero della neve con i mezzi piú moderni, ivi inclusi i “cannoni” che gettano la neve a decine di metri di distanza, liberando vie e marciapiedi. Gli automezzi sono dotati, sin dai primi di novembre, di ruote chiodate ed avanzano agevolmente sui fondi ghiacciati senza slittare.

Le carrozzabili e le autostrade sono tenute sgombre con l’impiego di enormi ruspe spazzaneve che, agendo tempestivamente “a scala” in gruppi di tre o quattro alla volta, eliminano con l’efficacia di una “panzerarmé” ogni ostacolo creato dalla neve che non ha così alcuna possibilità di accumularsi, creando problemi per il traffico. S’impiega anche il sistema della “sabbiatura” (ma in realtà si tratta di ghiaino sottile) nelle strade minori e sui sentieri. Si usa anche il sale, ma esso non agisce, sciogliendo il ghiaccio, quando la temperatura scende al di sotto di -10 gradi. Nonostante tutti questi accorgimenti, neve e freddo fanno i loro danni: aumenta il numero degli incidenti stradali e delle persone – soprattutto anziane – che scivolano sul ghiaccio riportando fratture.
 

Ma gli svedesi prendono l’inverno –che può durare dai primi di ottobre alla fine di aprile - con filosofia. Perfino nelle campagne dove ognuno deve pensare alla propria difesa antifreddo ed antineve, attrezzandosi nel modo dovuto. Ciò significa procurarsi quelle speciali pale larghe per la neve che non si sollevano, ma si spingono in avanti, ribaltandone poi il carico con un ginocchio e riempire la legnaia di betulla spaccata in tronchetti di piccole dimensioni. Ecco perché in piena estate si vedono gli svedesi intenti a spaccare legna giorno e notte. Ne devono infatti accumulare metri cubi su metri cubi per superare l’inverno ( e ne sa qualcosa il sottoscritto). E quando la neve attorno alla casa è arrivata al davanzale della finestra e non si sa piú dove gettarla, si chiama un contadino che con il trattore porta via un carico alla volta di quel sepolcro bianco.
 

E come ci si veste? Il freddo si combatte non con indumenti pesanti, ma con piú strati di tessuto. Io uso quattro maglie ma poi, per sicurezza, m’infilo un cappotto foderato di pelliccia che mi fa muovere con la grazia di un tricheco.

Altri svedesi risolvono i problemi del freddo e della neve in un modo disinvolto ed invitante. Se ne vanno per tre mesi alle isole Canarie.