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Contratto di convivenza

Polonia, stop ad un Ddl pericoloso

Polonia: il Presidente critica il disegno di legge che prevede la possibilità di stipulare un contratto tra conviventi anche dello stesso sesso.

Gender Watch 22_10_2025

Lo scorso anno in Polonia la Camera Bassa del Parlamento stava esaminando un disegno di legge proposto dai partiti di sinistra sulle Unioni civili, ma l’iter si arenò. Allora l’ala progressista insieme a quella moderata liberale aveva messo a punto un disegno di legge di diversa natura. Venerdì scorso il Partito popolare insieme ai partiti di sinistra ha dunque tenuto una conferenza stampa presso la Camera Bassa per presentare un disegno di legge sullo “Status della persona più vicina e sul contratto di convivenza”. Si tratta della possibilità per le persone conviventi anche dello stesso sesso di stipulare un contratto di convivenza davanti ad un notaio. Contratto che apre le porte ad alcuni diritti che ad oggi sono riservati solo ai coniugi: l’accesso alle informazioni mediche del partner, l’esenzione dalle tasse di successione e donazione, la possibilità di presentare dichiarazioni dei redditi congiunte, la comproprietà dei beni e congedi lavorativi per assistere il compagno o la compagna. Questo contratto non cambierà lo stato civile dei contraenti.

Paweł Szefernaker, capo del Gabinetto presidenziale, ha però fatto sapere che  il Presidente Karol Nawrocki (nella foto) non firmerà la legge voluta dal governo del Primo Ministro liberale Donald Tusk se questa norma trasformerà la convivenza in un quasi matrimonio. Così Szefernaker: «Il matrimonio e la famiglia sono sotto la protezione e la cura della Repubblica di Polonia e questo è il fondamento per la discussione sul progetto di legge sullo status della persona più vicina. Il presidente non accetterà di costruire un'alternativa al matrimonio attraverso nuove soluzioni, attribuendo all'istituzione della persona più vicina caratteristiche che sono peculiari del matrimonio in Polonia. Questo deve essere tenuto in considerazione dagli autori e dai promotori del progetto di legge».

Questa presa di posizione così ferma è dettata anche dai vincoli costituzionali: infatti per la Costituzione polacca un matrimonio può essere stipulato solo tra un uomo e una donna.