Polonia, la TV di Stato si scusa
Salito al potere in Polonia un governo progressista, ecco che la TV di Stato porge le proprie scuse alla comunità LGBT.
In Polonia, diventato primo ministro il liberale Donald Tusk, molte cose stanno cambiando. In peggio. Anche sul versante dell’informazione pubblica. Ad esempio sono saltate tutte le teste alla guida della Tv pubblica – la TVP – della Radio polacca e dell’agenzia di stampa pubblica PAP.
Nel programma di informazione della TVP – InfoTVP – il conduttore Wojciech Szelag, invitando alcuni attivisti LGBT in studio, si è profuso in scuse per come l’emittente TVP avesse trattato le comunità LGBT negli anni passati.
«Per molti anni in Polonia parole vergognose sono state rivolte a numerose persone perché hanno scelto di decidere da sole chi sono e chi amano – ha detto Wojciech Szelag commovendosi - Le persone LGBT+ non sono un’ideologia ma persone; nomi specifici, volti, parenti e amici. Tutte queste persone dovrebbero sentire la parola "scusa" provenire da qualche parte. Quel posto è qui, dove ora mi sto scusando. Per otto anni si sono mostrati gli attivisti LGBT – ma anche la comunità LGBT – come una minaccia per la nazione polacca».
In realtà durante il governo precedente a guida Pis la politica tentava semplicemente di tutelare i bambini dalla propaganda LGBT e si opponeva a derive ideologiche come le “nozze” gay o l’omogenitorialità. Ora il vento è cambiato e la voce della politica progressista andata al potere usa della TV di stato per fare propaganda arcobaleno.