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L’EVENTO

Polonia, folle immense ai cortei dei Re Magi

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Anche quest’anno si sono svolti in Polonia cortei per l’Epifania del Signore che hanno visto la partecipazione di oltre un milione di persone. Circa 900 le città coinvolte. Un evento grandioso, le cui origini risalgono a un presepe in una scuola elementare...

Cultura 09_01_2024
Corteo Re Magi a Varsavia, 2024 (foto di Paweł Kula e Orszak Trzech Król)

Dopo la Santa Messa nella Solennità dell’Epifania del Signore, Francesco si è affacciato alla finestra dello studio nel Palazzo Apostolico, in Vaticano, e ha recitato l’Angelus. Successivamente ha salutato i fedeli riuniti in Piazza San Pietro e ha aggiunto: «Estendo la mia benedizione ai partecipanti al grande Corteo dei Re Magi che si svolge a Varsavia e in tante città della Polonia». In questo modo il Papa ha ricordato a tutto il mondo le cerimonie legate alla festa del 6 gennaio organizzate in circa 900 città e paesi polacchi. Va detto che in Polonia le cerimonie dell’Epifania hanno un carattere puramente religioso e la figura della Befana è completamente sconosciuta.

La festa dei Tre Re Magi fu abolita dai comunisti che volevano far sparire la religione dalla vita pubblica; soltanto nel 2011 l’Epifania del Signore è stata ripristinata dal Parlamento polacco come giorno festivo.

Oggi, quando i partecipanti ai cortei superano il milione di persone, è difficile credere che un evento di così grande portata ha avuto inizio nella scuola elementare “Zagle” (Vele, in italiano) della capitale polacca, precisamente dalla rappresentazione del presepe, nel 2005, in un modesto ambiente scolastico, che si è “evoluta” nei cortei odierni. Nel 2008 il presepe vivente fu spostato al teatro Buffo di Varsavia e la rappresentazione della Natività, fatta da piccoli attori su un vero palcoscenico, attirò l'attenzione dei media. Il primo corteo dei Re Magi attraversò le strade di Varsavia l’anno successivo, nel 2009. Quattro anni dopo, nel 2013, già più di 250 mila persone marciavano in oltre 90 città polacche. È nata una vera fondazione del Corteo dei Re Magi (Fundacja Orszak Trzech Króli) che coordina l’organizzazione dell’evento. Ogni anno altre città si uniscono a questo tradizionale corteo dell’Epifania.

Quest'anno in Polonia, ma anche all'estero, sono stati organizzati quasi 900 cortei dei Re Magi, di cui il più imponente nella capitale polacca, con la partecipazione del cardinale Kazimierz Nycz, arcivescovo di Varsavia.

Al corteo di Cracovia ha partecipato l’arcivescovo Marek Jedraszewski, che nel suo discorso ha detto che «solo il Figlio di Dio, il dono che Dio ci ha fatto, può insegnarci cosa significa essere pienamente umani», riferendosi alle parole pronunciate da Giovanni Paolo II: «L’uomo non può comprendere pienamente sé stesso senza Cristo. Non riesce a comprendere chi è, quale sia la sua vera dignità, quale sia la sua vocazione e il suo ultimo destino». Monsignor Jedraszewski ha inoltre sottolineato che senza Cristo non è nemmeno possibile comprendere la storia della Polonia e l'identità spirituale e culturale dei polacchi: «Oggi si tenta di spegnere la luce di Cristo nel cuore e nella mente dei bambini e dei giovani. Si vuole condurli in una terra di oscurità, privandoli dell'opportunità di capire qual è il significato della nostra umanità, dove andiamo, come dovremmo essere», ha detto l'arcivescovo facendo riferimento ai piani del Ministero dell'Educazione del nuovo governo, che vuole ridurre il numero delle ore di religione nelle scuole.

Purtroppo, nell’attuale governo ci sono anche gli eredi del partito comunista, ossia le forze dichiaratamente anticlericali e anche liberali che vogliono il cosiddetto “Stato laico”. In questo contesto mons. Jedraszewski ha ricordato altre parole di Giovanni Paolo II, pronunciate dal Santo Padre nel 1991 nella città di Lubaczów: «Il postulato di neutralità ideologica è giusto principalmente nel senso che lo Stato dovrebbe proteggere la libertà di coscienza e di confessione di tutti i suoi cittadini, indipendentemente dalla religione o dall’ideologia che essi professano. Però il postulato di non ammettere in alcun modo nella vita sociale e statale la dimensione della santità, è il postulato di portare l’ateismo nello Stato e nella vita sociale, e ha poco in comune con la neutralità ideologica».

Va detto che l’organizzazione dei cortei è stata possibile grazie al coinvolgimento di circa tre milioni di persone ma anche delle autorità regionali e locali. Il presidente della Polonia, Andrzej Duda, ha voluto indirizzare ai partecipanti un messaggio scritto: «Siamo lieti del crescente interesse suscitato dal corteo dei Re Magi in Polonia e all'estero. In questi giorni speciali in vari paesi e continenti si crea una comunità unica che segue la luce della Stella di Betlemme. Oltre 2000 anni fa, grandi saggi e semplici pastori incontrati sulla strada verso la grotta, persone le cui strade di vita non si erano mai incrociate prima, partivano insieme per accogliere il Salvatore; la stessa cosa accade ora quando ci incontriamo nel corteo dei Tre Re. Sentendo la notizia della nascita del Bambino, ci incamminiamo insieme verso il Suo simbolico presepe. Gioiose processioni percorrono strade e piazze, cantando canti natalizi, esprimendo così nelle comunità locali il loro attaccamento alla bella tradizione ma anche ai valori da cui nascono». Il presidente Duda ha sottolineato che ogni corteo porta «al mondo il messaggio di unità, di pace e di amore per il prossimo; questa testimonianza diventa particolarmente importante di fronte alle guerre e ai conflitti odierni».

Quest’anno l'iniziativa del corteo dei Re Magi è stata abbinata al sostegno del primo hospice infantile in Lituania intitolato al beato Michał Sopocko, confessore di santa Faustina Kowalska. L’hospice, fondato dalla suora polacca Michaela Rak nella capitale lituana Vilnius, ogni anno fornisce assistenza gratuita a oltre 400 pazienti e alle loro famiglie.

N.B. Le foto presenti in questo articolo sono di Paweł Kula e Orszak Trzech Król