Platinette in difesa di Libero
Platinette, personaggio televiso dichiaratamente omosessuale, difende il quotidiano Libero dopo che un suo titolo ha acceso le polemiche nella comunità gay.
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Qualche giorno fa il quotidiano Libero aveva titolato: «Calano fatturato e Pil ma aumentano i gay»?. Subito si accese la polemica. Intervistato da Libero, Maurizio Coruzzi, in arte Platinette, personaggio televisivo dichiaratamente omosessuale, dice la sua: «Io non mi sono offeso. Erano chiari l' intento provocatorio e scherzoso e la mancanza di una volontà di insultare. Potrei dire che non è dei più riusciti, perché l'allegoria è poco simpatica e l' effetto non è stato goliardico, ma bisogna essere pronti a ironizzare. Abbassiamo i cannoni di Navarone, perché il titolo di Libero non provoca dei danni reali alla comunità gay».
Il giornalista di Libero domanda: «Qualcuno sostiene che fomenterebbe l' omofobia?»
«Prima che finocchio o gay, io sulla carta d' identità ho scritto italiano – afferma Coruzzi - mi rapporto con questo Paese e ti dico che noi omosessuali non abbiamo più bisogno di invocare quote e fare battaglie di categoria che affermino il diritto alla nostra diversità per mirare poi a essere trattati come gli altri. Ormai in Italia siamo ovunque, pienamente accettati. Non c' è intolleranza verso di noi. Guarda la tv, che è il metro popolare del mondo attuale: è innamorata dei gay, non c' è un programma nel quale non compariamo, spesso piazzati sopra un altarino. Quando ero giovane, giravo le balere della bassa padana a fare spettacoli con un gruppo di travestiti. Uno di loro, brutta come la morte, oggi fa il preside a Salerno, e magari la sera si traveste ancora. Più integrati di così».
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