Per un vescovo tedesco la fede conta più della burocrazia
Mons. Puff, ausiliare di Colonia, chiede di rivedere l'approccio a quanti rifiutano la "tassa ecclesiastica", difesa invece a spada tratta dai presuli più "sinodali" per i quali la burocrazia conta più della fede.
Voce controcorrente rispetto al "vento" tedesco, quella di mons. Ansgar Puff, vescovo ausiliare di Colonia, che ha settembre ha votato contro una risoluzione sinodale che reclamava un "cambio di paradigma" in ambito morale.
Oggi mons. Puff mette in questione l'approccio rispetto alle persone che scelgono di non pagare la Kirchensteuer, cioè la tassa ecclesiastica. Pillar Catholic riporta la domanda del presule: «È giusto non invitarli più alla nostra mensa? Hanno perso la fede? Per lo più no». Ed è questo il punto centrale: per questo vescovo ancora conta la fede più che la burocrazia. Lodevole eccezione nella gerarchia tedesca, così attaccata alla Kirchensteuer che il suo rifiuto viene considerato automaticamente come "defezione" dalla fede tout court, praticamente apostasia: non paghi? e io ti nego i sacramenti.
Ma il parere di mons. Puff riflette il contenuto della lettera della Santa Sede che nel 2006 ha detto chiaramente che «l’atto giuridico-amministrativo dell’abbandono della Chiesa di per sé non può costituire un atto formale di defezione nel senso inteso dal CIC [Codice di diritto canonico], giacché potrebbe rimanere la volontà di perseverare nella comunione della fede». Anche perché, aggiungiamo, può ben darsi che i fedeli tedeschi rimasti siano stufi di finanziare una gerarchia burocratizzata nelle strutture e mondanizzata nei contenuti.
Stupisce, ma non troppo, la difesa della Kirchensteuer da parte degli "apertissimi" presuli teutonici, specie quelli più sinodali come il vescovo (recentemente dimesso) di Osnabruck, il quale, pur ammettendo che l'approccio va rivisto, dichiara: «Certo, non posso facilmente dare un sacramento a qualcuno che ha lasciato la Chiesa». Ma non erano quelli dell'accesso indiscriminato ai sacramenti, delle zone grigie, delle 50 sfumature di sinodo buone a giustificare ogni condotta? Sembra che in Germania l'unico peccato rimasto sia non pagare la decima.