Pensione di reversibilità alle coppie gay anche senza unione civile
La Corte di Appello di Milano riconosce la pensione di reversibilità ad una coppia gay che non ha fatto in tempo ad unirsi civilmente.
Il professor Zanola e l’architetto Borsato hanno convissuto fino alla morte di quest’ultimo avvenuta nel 2015. Dunque non hanno fatto in tempo a stringere una unione civile perché la legge è del 2016. Il primo ha chiesto, grazie al supporto dell'immancabile Rete Lenford (un pool di avvocati dediti alla causa gay), la pensione di reversibilità, attualmente concessa solo alle coppie unite civilmente.
Il tribunale d’appello di Milano ha dato ragione a Zanola. «La solidarietà familiare nella coppia omosessuale stabile non può che essere rivolta a favore del partner al quale non è stato consentito unirsi in matrimonio». La Corte ha ricordato che nel nostro ordinamento la pensione al superstite «attua il permanere della solidarietà familiare oltre l’evento morte del lavoratore, solidarietà familiare che all’interno della coppia omosessuale stabile non può che essere rivolta a favore del partner al quale non è stato consentito unirsi in matrimonio».
In buona sostanza il giudice sta dicendo: il legislatore doveva muoversi prima ad approvare la legge sulle unioni civili. Per troppo tempo le coppie omosessuali non sono state tutelate nei loro interessi. Io giudice ho quindi provveduto a sanare almeno in parte questa ingiustizia. Ancora un volta il giudice assume il ruolo di legislatore.
Si prevedono quindi a valanga altre richieste simili: basterà provare la convivenza, magari non realmente avvenuta, anche con un amico e il gioco sarà fatto.