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Pakistan: primi coniugi kamikaze

Mentre in Aghanistan il terrorismo islamista ricorre anche a ignari bambini di 8 o 9 anni (e addesso tristemente pure con successo), nel vicino Pakistan un marito e una moglie entrano in un commissariato di Kolachi aprendo il fuoco. Poi si uccidono.

 

Washignton (Usa) – I gruppi talebani sembrano quasi in competizione nell’organizzare i loro attacchi. Quelli in Afghanistan hanno accresciuto l’impiego di minori nelle azioni suicide: bimbi di 8 o 9 anni mandati a morire con uno zaino-bomba. Quelli pachistani hanno risposto con un metodo mai usato: l’attentato è stato affidato a marito e moglie.

LA VICENDA - Sabato pomeriggio, due persone che indossavano il burka sono entrate in una stazione di polizia a Kolachi, nel nord ovest del Pakistan, ed hanno affermato di voler presentare una denuncia. Ma una volta all’interno degli uffici hanno tirato fuori dei mitra che avevano celato sotto le lunghe vesti ed hanno aperto il fuoco. Quindi si sono barricati tenendo testa ai poliziotti per quasi cinque ore. Quando stavano per essere catturati hanno attivato le cinture esplosive. Poco più tardi un portavoce talebano ha rivendicato l’operazione precisando che i responsabili erano marito e moglie. Per gli esperti l’attacco a Kolachi mostra come i terroristi continuino ad aggiornare il modus operandi. Il ricorso ai bambini e alle donne – o agli uomini in abiti femminili – è infatti una risposta agli accresciuti controlli da parte delle autorità locali. E’ interessante osservare il sentiero seguito da Al Qaeda in Iraq, una delle più terribili “fabbriche” di bombe umane. Prima si sono affidati ai volontari, quindi – con l’aumentare delle misure di sicurezza – sono passati alle donne e quando la polizia ha schierato unità femminili che potessero condurre perquisizioni accurate hanno coinvolto i minori. In Pakistan, prima di Kolachi, i terroristi avrebbero usato una donna solo in una occasione mentre più di frequente hanno trasformato dei bambini in kamikaze inconsapevoli. E’ presto per dire se l’attentato affidato alla coppia sia l’inizio di una tendenza. Ma gli analisti dell’intelligence non lo escludono. Per gli “istruttori” può essere più facile tenerli insieme e pilotarli fino all’obiettivo. Marito e moglie uniti dal vincolo familiare e dalla missione di morte.

Dal Corriere della Sera del 27 giugno 2011