Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
San Giovanni I a cura di Ermes Dovico
SCHEGGE DI VANGELO

Padri e maestri

Ma voi non fatevi chiamare “rabbì”, perché uno solo è il vostro Maestro e voi siete tutti fratelli. (Mt 23,1-12)

Schegge di vangelo 06_11_2017

In quel tempo, Gesù si rivolse alla folla e ai suoi discepoli dicendo: «Sulla cattedra di Mosè si sono seduti gli scribi e i farisei. Praticate e osservate tutto ciò che vi dicono, ma non agite secondo le loro opere, perché essi dicono e non fanno. Legano infatti fardelli pesanti e difficili da portare e li pongono sulle spalle della gente, ma essi non vogliono muoverli neppure con un dito. Tutte le loro opere le fanno per essere ammirati dalla gente: allargano i loro filattèri e allungano le frange; si compiacciono dei posti d’onore nei banchetti, dei primi seggi nelle sinagoghe, dei saluti nelle piazze, come anche di essere chiamati “rabbì” dalla gente. Ma voi non fatevi chiamare “rabbì”, perché uno solo è il vostro Maestro e voi siete tutti fratelli. E non chiamate “padre” nessuno di voi sulla terra, perché uno solo è il Padre vostro, quello celeste. E non fatevi chiamare “guide”, perché uno solo è la vostra Guida, il Cristo. Chi tra voi è più grande, sarà vostro servo; chi invece si esalterà, sarà umiliato e chi si umilierà sarà esaltato». (Mt 23,1-12)

Gesù non abolisce il padre e il maestro, ma li riconduce all’origine: Dio Creatore e Padre e Gesù Maestro di tutti. Nessuno può rivendicare una propria paternità se non si riconosce come figlio; nessuno può attribuirsi il compito di maestro se non è stato e non continua ad essere discepolo. Per vivere e crescere, abbiamo bisogno di sperimentare l’affetto, l’aiuto, la guida, la dolce autorità di un padre e di una madre. Nella Chiesa troviamo padri e madri. Ci fa bene seguire chi segue Cristo.