LIBRI
Padre Brown torna in una «fantastoria»
Un romanzo di Paolo Gulisano immagina che prete-detective nato dalla penna di Chesterton sia realmente esistito e diventi Papa.
Attualità
24_06_2011
E’ trascorso esattamente un secolo da il genio letterario di G.K. Chesterton inventò il suo personaggio più fortunato, Padre Brown, prete investigatore che ha affascinato generazioni di lettori, insieme alla sua spalla, il ladro convertito Flambeau. Chesterton abbandonò il suo personaggio intorno alla Prima Guerra Mondiale, per dedicarsi ad altre opere.
Padre Brown ovviamente è un personaggio di fantasia, ma…se fosse realmente esistito? A partire da questa paradossale idea (ma Chesterton era proprio il re dei paradossi, che per lui avevano lo scopo di risvegliare le menti assopite dalla modernità) Paolo Gulisano, biografo di Chesterton, vicepresidente della Società Chestertoniana Italiana, nonché tra i maggiori esperti della letteratura inglese moderna (ha scritto su Tolkien, Lewis, Wilde) ha realizzato un romanzo di Fantastoria, un genere letterario poco praticato in Italia, partendo da questa fantastica ipotesi: e se nel Conclave del 1939 non fosse stato eletto papa Eugenio Pacelli, ma un certo cardinale Brown, ovvero Padre Brown assurto ai vertici della carriera ecclesiastica?
Il libro ripercorre questa carriera, a partire dal 1917, quando Gulisano immagina che Padre Brown venga chiamato a Roma dal Cardinale Merry del Val per collaborare con lui, fino al decisivo conclave. Da “prete detective” avviene la trasformazione in monsignore al servizio (segreto) di Sua Santità, impegnato su molti fronti. Troviamo quindi Padre Brown tra le trincee del Carso, a Caporetto, tra Cadorna e l’agente segreto Kipling; lo troviamo nell’Irlanda rivoluzionaria di Michael Collins, nella Roma della Marcia di Mussolini, nella Torino di Trassati con don Sturzo. Un Padre Brown che diventa prima monsignore e poi cardinale, amico e collega di Eugenio Pacelli, al servizio di Pio XI, nonché di un misterioso cardinale anglo-spagnolo, Rafael Merry del Val, che lo usa in missioni segrete per il Vaticano.
Nel libro, oltre a personaggi storici, tra i quali ancora Churchill o Tolkien, ritroviamo un Flambeau ritiratosi in Spagna, con un figlio che- nell’immaginario di Gulisano- diventa prete e quindi segretario del cardinale Brown. Troviamo gli amici di Chesterton, come Belloc o padre McNabb, e personaggi letterari di G.K.C. come Basil Grant e Patrick Dalroy.
Un romanzo insomma dove storia vera del ‘900 e fantasia si intrecciano e portano il lettore in una trama avvincente e divertente, emozionante e commovente.
Non era facile riprendere un personaggio tanto celebre, e una certa dose di coraggio. Paolo Gulisano ci ha provato, e l’esito è oltremodo interessante: un romanzo che raccoglie l’eredità di fede di Chesterton, che rispetta i modelli di riferimento ma allo stesso tempo li sviluppa con originalità. Un romanzo che fa pensare, che svolge una funzione di rivisitazione storica e allo stesso tempo rende un buon servigio apologetico, riportando alla memoria fatti e personaggi un po’ dimenticati. Il tutto condito con fantasia e un pizzico di humour cattolico che non guasta.