Oltre le barriere
«Domando a voi: in giorno di sabato, è lecito fare del bene o fare del male, salvare una vita o sopprimerla?». (Lc 6,6-11)
Un sabato Gesù entrò nella sinagoga e si mise a insegnare. C’era là un uomo che aveva la mano destra paralizzata. Gli scribi e i farisei lo osservavano per vedere se lo guariva in giorno di sabato, per trovare di che accusarlo. Ma Gesù conosceva i loro pensieri e disse all’uomo che aveva la mano paralizzata: «Àlzati e mettiti qui in mezzo!». Si alzò e si mise in mezzo.
Poi Gesù disse loro: «Domando a voi: in giorno di sabato, è lecito fare del bene o fare del male, salvare una vita o sopprimerla?». E guardandoli tutti intorno, disse all’uomo: «Tendi la tua mano!». Egli lo fece e la sua mano fu guarita. Ma essi, fuori di sé dalla collera, si misero a discutere tra loro su quello che avrebbero potuto fare a Gesù. (Lc 6,6-11)
Il giorno seguente la sua canonizzazione, la liturgia celebra subito la festa di Santa Madre Teresa di Calcutta. Per coincidenza, il Vangelo presenta Gesù che supera ancora una barriera legalistica, guarendo un uomo in giorno di sabato. Gesù va incontro a ogni persona, sbaragliando ogni impedimento e rispondendo al bisogno. Madre Teresa ha seguito il suo Amato Gesù anche a questo livello, facendosi incontro all'uomo e alla donna di ogni razza, religione, nazionalità, condizione. In tutti ha riconosciuto Gesù da amare e da servire: una ‘Porta Santa’ aperta.