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Epidemie

Oltre al nuovo coronavirus, le epidemie che uccidono in Africa

Da tutto il continente giungono notizie di epidemie circoscritte, ma pericolose quanto e più del COVID-19 adesso che le risorse per combatterle sono a rischio a causa della pandemia

Svipop 31_05_2020

Si può avere l’impressione che la principale minaccia alla salute e alla vita degli africani siano le malattie infettive, contagiose e non, sconfitte le quali l’Africa avrebbe il privilegio di essere un continente di giovani, in gran parte incontaminato. Ma non è così e lo è sempre meno. Le malattie infettive infatti assorbono immense risorse finanziarie e umane, interne e soprattutto internazionali, e resta poco per prevenire e curare altre malattie che si stanno diffondendo in fretta. L’Uganda, con l’ausilio di uno straordinario contributo internazionale, ha affrontato con buoni risultati l’Aids, ma ha avuto una sola macchina per la radioterapia fino allo scorso febbraio quando ne è stata acquistata una seconda. Nel 2016 l’unica macchina all’epoca esistente nel paese si è guastata e i malati di cancro sono rimasti senza radioterapia per circa due anni. Adesso l’emergenza COVID-19 mette in forse anche i fondi, i mezzi e i programmi per la lotta alle malattie infettive e le epidemie si moltiplicano. Da tutto il continente arrivano notizie allarmate, richieste di aiuto, denunce di focolai trascurati. In Tunisia, nel governatorato centro meridionale di Kebili, preoccupa la mancanza di interventi da parte delle autorità per impedire la diffusione del tifo, malattia potenzialmente letale, di cui si registrano già 46 casi. In Mozambico, da febbraio una epidemia di colera ha colpito la provincia settentrionale di Cabo Delgado. I casi confermati sono centinaia e decine i morti. La situazione è ancora peggiore in Kenya dove il colera è comparso in diversi distretti settentrionali e orientali in concomitanza con la stagione delle piogge. I casi sono già più di 500 e almeno 13 i morti. Nella Repubblica democratica del Congo le epidemie da combattere sono addirittura cinque: oltre al COVID-19, Ebola, con l’epidemia scoppiata nel 2018, il colera, di cui nel 2019 si sono registrati oltre 30.000 casi, il morbillo che lo scorso anno ha ucciso 6.000 persone, in gran parte bambini, e la malaria di cui nel 2019 si sono ammalate 16,5 milioni di persone.