Olanda sempre più in basso, c’è chi vuole l’eutanasia per tutti
Ascolta la versione audio dell'articolo
Nei Passi Bassi inizierà nei prossimi mesi la discussione di un disegno di legge che propone di offrire la morte assistita, senza giustificazione medica, agli ultra settantacinquenni, un primo passo verso la liberalizzazione completa. Una deriva folle.

L’Olanda inizierà nei prossimi mesi la discussione di un’ampia proposta che mira ad accelerare la liberalizzazione dell’eutanasia per tutti, a partire dagli anziani dementi, abolendo ogni responsabilità penale dei medici. Un passo decisivo verso la liberalizzazione dell’eugenetica di Stato.
Il 5,8% dei decessi registrati nel 2024 nei Paesi Bassi è dovuto all'eutanasia, per un totale di 9.958 morti per questa causa, il 10% in più rispetto al 2023 e il numero più alto registrato da quando è entrata in vigore la legge (2002) che regolamenta questa macabra pratica.
L’avanzare dell’eutanasia è un chiaro fallimento dello Stato olandese che permette ad un così gran numero di persone, suoi cittadini, di porre fine alla propria vita attraverso una vera e propria regolamentazione che nei fatti è sempre più eugenetica. Si era partiti con l’idea della “compassione” per eccezionali casi di malati terminali e sofferenti, con alcuni deboli controlli e divieti, ma ora, a conferma della regola del piano inclinato, l’Olanda si appresta a discutere e prevedibilmente approvare appunto la liberalizzazione dell’eutanasia per tutti: malati, sani, tristi e via dicendo. Un salto ulteriore nel baratro, dopo che nel 2023 si era consentita l’eutanasia anche ai bambini sotto i 12 anni che lamentino «sofferenze intollerabili e incurabili».
Lo scorso Venerdì Santo, 18 aprile, una fondazione pro-eutanasia, la NVVE, ha organizzato una conferenza stampa a sostegno di un disegno di legge che propone di offrire la morte assistita, senza giustificazione medica, agli ultra settantacinquenni. Il progetto di legge era stato presentato il 16 aprile scorso dal partito liberal-democratico D66, in minoranza nel parlamento olandese; è la risposta a una petizione che già nel 2010 aveva raccolto circa 110.000 firme. C’è una parte importante della popolazione anziana che, sentendosi inutile e ‘un peso’ per parenti e sistema sanitario (società), chiede di andare oltre. Attualmente, si stima che circa 10.000 cittadini di età superiore ai 55 anni senza malattie terminali desiderino porre fine alla propria vita e chiedano allo Stato di facilitare questa procedura, sebbene giuridicamente sia contemplata solo in caso di sofferenze persistenti, senza speranza di miglioramento o ragionevoli opzioni di sollievo.
In effetti, nel 2024 sono stati approvati circa 400 casi con il criterio di "accumulo di disturbi geriatrici". In molti di questi casi, i richiedenti soffrivano di condizioni comuni dell'età avanzata come l'artrite, l'incontinenza o il declino funzionale generale, circostanze che di solito non sono considerate pericolose per la vita, ma che incidono sulla qualità della vita e sono state utilizzate come argomento per l'accesso all'eutanasia. La proposta di legge del partito D66 prevede anche la libera eutanasia per chiunque soffra di demenza perché «molti cittadini olandesi soffrono di demenza, e questo causa molta tristezza. Non solo alle persone affette da demenza, ma anche ai loro familiari. La malattia porta a situazioni stressanti e strazianti che le persone non hanno potuto scegliere», ha affermato Rob Jetten, leader del D66. Si stima che nei Paesi Bassi soffrano di demenza circa 300.000 persone; nel 2040 questo numero potrebbe salire a 500.000. Si rischia insomma un prossimo genocidio legalizzato.
In realtà, secondo la proposta di legge depositata in Parlamento, il partito social-liberale vuole che l'eutanasia venga eliminata dal Codice penale, cosicché i medici che operino in modo negligente vengano eventualmente sanzionati solo disciplinarmente, non per reati penali, come dovrebbe essere l’omicidio. Tale riforma legislativa, sostenuta da decine di migliaia di firme, secondo l’organizzazione pro-eutanasia NVVE, dimostrerebbe che l'opzione dell'eutanasia è sempre più accettata e utilizzata e dunque sarebbe bene, secondo questa logica individualistica e omicida, allargarne progressivamente le maglie, in vista di una prossima e piena liberalizzazione.
Siamo al ribaltamento morale e al fallimento della società, di ogni senso di comunità civile: di eccezione in eccezione, l’eutanasia sta imponendosi come unica regola, terribile ed eugenetica, del Paese.