Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
Santa Cecilia a cura di Ermes Dovico
USA

Ohio, un disastro ambientale che non interessa ai verdi

Ascolta la versione audio dell'articolo

East Palestine, Ohio, sta diventando per la popolazione locale e per i media "la nostra Chernobyl". Un treno merci è deragliato il 3 febbraio rilasciando nell'aria sostanze tossiche. La popolazione riceve istruzioni contraddittorie da parte delle autorità. E l'amministrazione Biden latita. Perché tanta assenza di fronte a un disastro vero?

Creato 23_02_2023
East Palestine, Ohio: l'incendio tossico del treno deragliato

L’ex presidente Donald Trump ha visitato East Palestine, ieri. Non è in Medio Oriente: East Palestine è una cittadina di una contea rurale dell’Ohio, Midwest americano, vicino al confine con la Pennsylvania. Gli abitanti locali e i media la chiamano “La nostra Chernobyl”.

Il 3 febbraio, infatti, un treno della Norfolk Southern è deragliato nella città del Midwest, rilasciando sostanze chimiche tossiche nell’aria. Tre giorni dopo l’incidente, le autorità ferroviarie hanno dato fuoco, in un incendio controllato, al cloruro di vinile contenuto in cinque vagoni cisterna per evitare un’esplosione catastrofica. I residenti hanno riportato casi di cefalea, nausea, bruciore agli occhi e mal di gola. Circa 3.500 pesci sono morti nei torrenti vicini dopo l'incidente. Il cloruro di vinile è una sostanza cancerogena. I cittadini di East Palestine vogliono saperne di più ma ottengono risposte contraddittorie. E l’amministrazione Biden li ignora. Per questo, dal disastro ferroviario, East Palestine sta diventando un caso politico.

“Nelle ultime settimane la comunità ha mostrato il cuore tenace e resistente dell'America”, ha dichiarato Trump da una stazione dei vigili del fuoco dopo aver visitato l'area e aver ricevuto un briefing. Ha accusato l’amministrazione Biden di “indifferenza e tradimento” e ha invitato il presidente a visitare il sito. “Ciò di cui questa comunità ha bisogno ora non sono scuse e tutte le altre cose che avete sentito, ma risposte e risultati”.

L’amministrazione Biden ha respinto la richiesta di assistenza federale per i disastri presentata dal governatore dell'Ohio Mike DeWine (un Repubblicano) in seguito al deragliamento del treno. L’Agenzia federale per la gestione delle emergenze (FEMA) ha comunicato al governo dell’Ohio che non aveva diritto all'assistenza in caso di calamità, come ha dichiarato Dan Tierney, portavoce di DeWine, a Fox News. Tierney ha spiegato che la FEMA ha ritenuto che l’incidente non si qualificasse come un disastro tradizionale, come un tornado o un uragano, per il quale solitamente fornisce assistenza.

Il Segretario ai Trasporti Pete Buttigieg (ex candidato presidenziale nelle primarie dei Democratici del 2020) è intervenuto solo questa domenica sul caso con una lettera inviata all'amministratore delegato della Norfolk Southern, Alan Shaw. Ha scaricato tutta la responsabilità sulla società proprietaria del treno, invitandola a "dimostrare un sostegno inequivocabile alla popolazione di East Palestine e delle aree circostanti". "La Norfolk Southern e altre compagnie ferroviarie hanno speso milioni di dollari nei tribunali e per fare pressioni sui membri del Congresso per opporsi a norme di sicurezza di buon senso, bloccandone alcune e riducendone la portata", ha scritto Buttigieg.

Il giorno dopo, dunque quasi tre settimane dopo il deragliamento, Pete Buttigieg ha dichiarato ai giornalisti che intende visitare East Palestine, "quando sarà il momento giusto" e ha annunciato nuovi sforzi da parte della sua agenzia per migliorare la sicurezza ferroviaria. Intercettato da una giornalista del Daily Caller, ha rifiutato di rispondere, tradendo un gran nervosismo di fronte a media non amici: “Beh, vi rimando a una dozzina di interviste che ho rilasciato oggi. E se vuole organizzare una conversazione, si assicuri di contattare il nostro ufficio stampa”.

Come mai tanta assenza da parte dell’amministrazione? La mancata visita non è dovuta a un eccesso di prudenza. Biden, con il suo viaggio a Kiev, è il primo presidente a visitare una zona di guerra in cui il cielo e il campo di battaglia non sono controllati dagli americani. Il coraggio non gli manca, dunque, e neppure l’organizzazione logistica e l’intelligence necessari per metterlo in sicurezza anche in ambienti “estremi”. Né il presidente, né la vicepresidente, né il ministro competente si sono fatti vivi in Ohio, dove le circostanze sono decisamente meno pericolose. Perché evidentemente non lo considerano un caso importante.

È indicativo su come i problemi ambientali vengano affrontati da un’amministrazione che pone l’ecologia al primo posto nella sua agenda. Si tratta di un’ecologia politica, ideologica. Va bene quando si deve decidere di chiudere un oleodotto, o quando si investono miliardi di dollari di spesa pubblica per incentivare le energie rinnovabili e i veicoli elettrici. Ma un disastro ambientale, reale, concreto, doloroso, è evidentemente fuori dal suo radar.