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LA CEI PREGA PER L'ITALIA

Oggi Berlusconi incontra Bertone e Bagnasco

Bagnasco celebrerà una messa il 17 marzo per ricordare l'unità d'Italia. E nel pomeriggio il governo e Napolitano incontrano i vertici della Chiesa

Attualità 18_02_2011
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I vescovi italiani dedicheranno una messa all’unità d’Italia. La presidenza della Cei ha comunicato ieri pomeriggio che promuoverà una celebrazione eucaristica, in occasione del 150° anniversario dell’unità nazionale. Si svolgerà a Roma, nella basilica di Santa Maria degli Angeli e sarà presieduta dal cardinale Angelo Bagnasco.

Attraverso la preghiera i vescovi italiani intendono rilanciare l’auspicio espresso da Benedetto XVI, in occasione della Settimana Sociale di Reggio Calabria: «Possa emergere un comune sentire, frutto di un’interpretazione credente della situazione del Paese; una saggezza propositiva, che sia il risultato di un discernimento culturale ed etico, condizione costitutiva delle scelte politiche ed economiche. Da ciò dipende il rilancio del dinamismo civile, per il futuro che sia – per tutti – all’insegna del bene comune».

L’annuncio di Bagnasco arriva a poche ore dal ricevimento e dal tradizionale vertice per festeggiare i Patti lateranensi, in programma questo pomeriggio a palazzo Borromeo, nell’Ambasciata d’Italia presso la Santa Sede. Sarà il primo incontro de visu tra il presidente del Consiglio e i cardinali Bertone e Bagnasco dopo l’esplodere del caso Ruby.

La delegazione vaticana – composta dal Segretario di Stato, dal presidente della Cei e dal cardinale Nicora – incontrerà la delegazione del governo italiano, guidata da Berlusconi e nella quale ci sono i ministri Franco Frattini e Giulio Tremonti. Dopo la prima mezz’ora di colloqui dedicati ai temi di politica interna e ai rapporti tra Italia e Santa Sede (in agenda ci sono le intese per l’assistenza spirituale negli ospedali e nelle carceri, la legge sul fine vita, la scuola paritaria e il quoziente familiare), arriverà il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano insieme ai presidenti di Senato, Camera e Corte costituzionale. Si parlerà per un’altra mezz’ora, questa volta di politica internazionale (crisi mediorientale e persecuzioni dei cristiani).

Infine si aggiungeranno altri ospiti, tra i quali una quindicina di cardinali. Il nuovo ambasciatore d’Italia presso la Santa Sede, Francesco Maria Greco, ha lavorato perché il summit di questo pomeriggio, che avviene nell’anno del 150° dell’unità, non risenta delle polemiche del caso Ruby.

Non sono previsti faccia a faccia a porte chiuse tra Berlusconi e Bertone, e l’accordo tra tutti è di mantenere la cerimonia nell’ambito del profilo istituzionale, senza strumentalizzazioni di alcun genere. Ieri alcuni organi di stampa avevano scritto che il Segretario di Stato Bertone sarebbe stato tentato di cancellare la sua presenza per non trovarsi in imbarazzo davanti al premier. La notizia è destituita di qualsiasi fondamento: il cardinale non ha mai pensato di non essere presente.