Nuzzi chiude sugli sprechi
È andata in onda mercoledì 7 marzo l’ultima puntata di stagione de “Gli Intoccabili”. Contrariamente a quanto ha fatto rispetto ad altri temi (per esempio, quelli riguardanti il mondo ecclesiale), il giornalista non ha calcato eccessivamente la mano, né esasperato i toni del confronto.
È andata in onda mercoledì 7 marzo l’ultima puntata di stagione de “Gli Intoccabili” (La7, mercoledì ore 21.10), i programma di Gianluigi Nuzzi che si è proposto come luogo di inchieste giornalistiche a effetto. In quest'ultima occasione l’approfondimento era dedicato al cattivo utilizzo dei soldi pubblici.
Attraverso servizi, testimonianze, interviste e documenti più o meno riservati, la redazione ha proposto un’incursione fra i molti sprechi della pubblica amministrazione, focalizzando l’attenzione in particolare sull’inefficienza delle società partecipate da Regioni, Province e Comuni e sulla piaga endemica del clientelismo nella politica locale.
Dalla Sicilia alla Lombardia i reportage esterni hanno proposto un quadro di portata nazionale, di cui hanno discusso in studio il ministro Andrea Riccardi, il governatore della Sicilia Raffale Lombardo, i deputati Italo Bocchino (Fli) e Gianluca Pini (Lega Nord) e il giornalista del corriere della Sera Sergio Rizzo.
L’argomento è di quelli che non possono non suscitare lo sdegno e l’indignazione popolare, ancora più forti in un momento delicato come quello attuale in cui le tasche degli italiani si scoprono più leggere, come le loro speranze nel futuro.
Forse anche per questo stavolta Nuzzi, contrariamente a quanto ha fatto rispetto ad altri temi (per esempio, quelli riguardanti il mondo ecclesiale), non ha calcato eccessivamente la mano, né esasperato i toni del confronto. E forse ha scelto la linea del basso profilo anche in vista della eventuale conferma della messa in onda del programma nella prossima stagione.