Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
Cristo Re a cura di Ermes Dovico

Nostra Signora del Pilar

La notte tra il 2 il 3 gennaio del 40, nel corso della sua vita terrena, la Beata Vergine apparve all’apostolo Giacomo che stava pregando sulla riva dell’Ebro e supplicando l’intercessione di Maria per la buona riuscita dell’evangelizzazione in Spagna

Santo del giorno 12_10_2018

La notte tra il 2 il 3 gennaio del 40, nel corso della sua vita terrena, la Beata Vergine apparve all’apostolo Giacomo che stava pregando sulla riva dell’Ebro e supplicando l’intercessione di Maria per la buona riuscita dell’evangelizzazione in Spagna. La Madonna, accompagnata da diversi cori di angeli che portavano una sua raffigurazione e una piccola colonna di diaspro, comunicò all’apostolo la volontà divina di edificare un tempio a Lei dedicato: nacque così la prima chiesa della Spagna e dell’intera cristianità. Solo dopo averla costruita Giacomo tornò a Gerusalemme dove, primo tra tutti gli apostoli, subì il martirio durante le persecuzioni di Erode Agrippa.

La tradizione del Pilar è antichissima ed è confermata dalle rivelazioni avute nell’età moderna dalla beata Anna Caterina Emmerick e, prima ancora, dal dettagliato racconto della venerabile Maria di Agreda che riporta le parole della Vergine all’apostolo: «L’eccelso Re ha prescelto questo posto affinché in esso gli innalziate un tempio, dove sotto il titolo del mio nome il Suo sia magnificato […]. Egli darà libero corso alle sue antiche misericordie a vantaggio dei credenti e questi per mezzo della mia intercessione le otterranno, se le domanderanno con autentica confidenza e pia devozione». Aggiunse la Madonna: «Questo pilastro con sopra la mia immagine resterà qui e durerà con la santa fede fino alla fine dei tempi».

Sono passati quasi duemila anni e l’attuale gigantesco santuario di Saragozza - sopravvissuto a tre bombe sganciate all’inizio della guerra civile spagnola (1936-1939), nessuna delle quali esplose - sorge sullo stesso luogo dell’apparizione e custodisce il prezioso pilastro all’interno di una cappella, con un oculo che consente ai pellegrini di baciarlo e venerarlo. Questa grande devozione verso la Vergine, patrona della Spagna e di tutta l’ispanità, è constatabile anche nella diffusione del nome Pilar, nelle tantissime edicole e nei canti che le sono dedicati. Ma tornando all’apparizione, un fatto è degno di nota: dopo aver vissuto nel nascondimento nel corso della vita terrena del Redentore e Figlio, la Madre Celeste era già venerata dagli apostoli per il suo ruolo speciale nella storia della salvezza e invocata, come informa la Emmerick riferendo le parole di san Giacomo, quale «base e colonna della Chiesa in terra».

All’intercessione della Nostra Signora del Pilar è attribuito uno dei più grandi miracoli di sempre, avvenuto nel 1640 e riguardante la vicenda del contadino Miguel Juan Pellicer, raccontata dettagliatamente nel libro Il miracolo di Vittorio Messori, che attinge a diversi documenti dell’epoca con decine di testimonianze, comprese quelle dei medici che non poterono fare altro che constatare il prodigio. Per chi non la conosce, è una storia che vale la pena cercare.

Per saperne di più:

Il miracolo. Spagna, 1640: indagine sul più sconvolgente prodigio mariano, di Vittorio Messori, Rizzoli, 1998