Nonni alla riscossa, una risorsa per la società
Un convegno dell'Associazione Nonni 2.0 fa emergere la funzione educativa oltre che economica della realtà degli anziani. Non solo in famiglia, ma anche nella scuola, e nella vita pubblica. È l'esperienza della stessa associazione, attiva anche nella promozione di incontri pubblici di formazione e informazione.
Da un incontro che sabato 17 dicembre ha avuto luogo alle porte di Milano, negli spazi restaurati dell’antica abbazia di Mirasole, è venuta ulteriore conferma di un fenomeno sociale che merita di venire considerato attentamente: la riscoperta degli anziani non più come grosso problema bensì come grossa risorsa del mondo in cui viviamo.
Nella storica abbazia, ora divenuta luogo di accoglienza e sede di convegni, si era data appuntamento l’Associazione Nonni 2.0, www.nonniduepuntozero.eu, fondata a Milano nel 2013 per valorizzare il “ruolo dei nonni quali custodi della memoria e delle esperienze che, alla prova del tempo e della vita, si sono dimostrate utili e valide per affrontare le sfide personali e sociali del tempo presente”; nonché per sottolineare l’importanza dei nonni quali tramiti fondamentali per il passaggio di valori ed esperienze da una generazione all’altra. Il giubileo del nonni promosso dall’Associazione, che ebbe luogo lo scorso 16 giugno a Milano in una Basilica di Sant’Ambrogio gremita all’inverosimile, è stato una sorprendente conferma di quanto la “riscoperta” dei nonni sia attesa.
Nata per spontanea iniziativa di un gruppo di nonni e nonne, l’Associazione ha poi ben presto trovato anche il consenso e il sostegno dell’arcivescovo di Milano cardinale Scola, il cui vicario episcopale mons. Luca Bressan, ha celebrato la messa conclusiva dell’incontro di Mirasole soffermandosi nell’omelia sulle radici profonde della vocazione degli anziani nella famiglia, nella Chiesa e nella società. Il prossimo 1 aprile (malgrado la data non è uno scherzo) il cardinale Scola incontrerà a Milano i nonni in una grande assemblea promossa dall’Associazione.
Qualunque osservatore attento non tarda oggi ad accorgersi che gli anziani in buona salute, e i nonni in particolare, in questi anni di crisi e di impoverimento hanno assunto un ruolo sempre più rilevante di sostegno sia pratico che economico delle famiglie più giovani. A tutto questo però non sempre corrisponde un’adeguata riscoperta sia della funzione educativa all’interno della famiglia e sia del ruolo pubblico che le generazioni più anziane hanno e devono avere nella società in quanto tale.
Tra le diverse associazioni del genere già sorte in Italia, Nonni 2.0 si caratterizza per il particolare impegno a motivare i nonni ad assumere un ruolo attivo non solo nella famiglia ma anche nella scuola, nella società e nella vita pubblica in genere. Di qui un impegno a tutelare e a promuovere la famiglia naturale, a sostenere politiche favorevoli alla valorizzazione della famiglia come motore di crescita sociale ed economica; e a impegnarsi per un’educazione che, sia dentro che fuori della scuola, “ tenga conto dei principi di realtà, natura e ragione”.
Nonni 2.0 organizza perciò tra l’altro incontri pubblici di informazione e formazione. Si veda ad esempio, sul sito dell’Associazione, la video-registrazione integrale dell’incontro del 17 novembre scorso con la professoressa Simona Caravita dell’Università Cattolica di Milano sul problema del bullismo nella scuola. Sul sito dell’Associazione si ritrova tra l’altro anche una raccolta sempre aggiornata di notizie, articoli e commenti sui temi famigliari, educativi e sociali variamente riferibili allo scopo della Associazione stessa.
Il sostegno, anche a livello europeo, a eventi, manifestazioni e iniziative, tesi a sensibilizzare l’opinione pubblica sui rischi della degenerazione dell’istituto della famiglia naturale è un altro impegno tipico di Nonni 2.0. Lavorare per una restituzione alla famiglia del suo primario diritto di scelta in tema di educazione e quindi di scuola; informare su tentativi attualmente in corso di introdurre nei programmi scolastici nuovi insegnamenti -- riferibili a culture ostili alla famiglia, alla natura e alla ragione -- né approvati dal ministero competente né discussi con le famiglie; promuovere forme di impegno e di aggregazione di nonni in attività culturali e sociali per mantenere alto il valore del loro tempo a vantaggio proprio, della famiglia e dell’intera società: sono questi in sintesi gli obiettivi dell’Associazione Nonni 2.0 in cui si ritrovano nonni e altri anziani o quali non si riconoscono nel vecchio luogo comune del nonno mansueto baby sitter e semplice accompagnatore intimidito dei nipotini da casa a scuola e viceversa. Nemmeno però nello stereotipo del nonno docile braccio gratuito di un “welfare” in crisi, che viene delineato in certi nuovi progetti di legge organica sul cosiddetto terzo settore.