Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
Cristo Re a cura di Ermes Dovico
SCHEGGE DI VANGELO

Non con la mia parola

All’istante gli si aprì la bocca (Lc 1, 64)

Schegge di vangelo 23_12_2020

In quei giorni, per Elisabetta si compì il tempo del parto e diede alla luce un figlio. I vicini e i parenti udirono che il Signore aveva manifestato in lei la sua grande misericordia, e si rallegravano con lei. Otto giorni dopo vennero per circoncidere il bambino e volevano chiamarlo con il nome di suo padre, Zaccarìa. Ma sua madre intervenne: «No, si chiamerà Giovanni». Le dissero: «Non c’è nessuno della tua parentela che si chiami con questo nome». Allora domandavano con cenni a suo padre come voleva che si chiamasse. Egli chiese una tavoletta e scrisse: «Giovanni è il suo nome». Tutti furono meravigliati. All’istante gli si aprì la bocca e gli si sciolse la lingua, e parlava benedicendo Dio. Tutti i loro vicini furono presi da timore, e per tutta la regione montuosa della Giudea si discorreva di tutte queste cose. Tutti coloro che le udivano, le custodivano in cuor loro, dicendo: «Che sarà mai questo bambino?». E davvero la mano del Signore era con lui». (Lc 1, 57-66)

Il rifiuto di dare al figlio appena nato il proprio nome o uno di quelli di famiglia per dare il nome ispirato dal Cielo, segna il termine del mutismo di Zaccaria. Egli era un sacerdote e, come tale, doveva parlare non con la propria parola bensì con quella di Dio. Preghiamo per i sacerdoti, i genitori e i catechisti, affinché insegnino sempre la Parola di Dio e non la loro.