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Treni francesi

Non chiedere il sesso

Un'associazione LGBT fa causa alla compagnia di treni francesi SNCF perché chiede ai clienti on line se sono maschi o femmine.

Gender Watch 14_03_2025

La Société nationale des chemins de fer français (SNCF) è la società principale di trasporto pubblico ferroviario in Francia. L’associazione LGBT Mousse le ha fatto causa perché al momento dell’acquisto on line del biglietto il sito della SNCF chiede se l’utente è un “signore” o una “signora”. In breve la colpa sarebbe quella dell’odiato binarismo, non essendoci posto per altri fantasiosi sessi.

L’associazione Mousse però per vincere ha fatto leva su altre motivazioni. Infatti il Regolamento generale sulla protezione dei dati (Gdpr) prevede che le aziende debbano conoscere solo quei dati del cliente necessari alla compravendita di beni e servizi.

L’associazione LGBT prima ha fatto ricorso alla Commission nationale de l'informatique et des libertés, sostanzialmente il garante della privacy francese, poi, vedendosi respinto il ricorso, ha bussato alla porta al Consiglio di Stato francese il quale a sua volta ha chiesto chiarimenti alla Corte di Giustizia europea. Quest’ultima ha dato ragione all’associazione.

In un comunicato l’associazione fa intendere che questa sentenza può avere gran valore anche per le rivendicazioni LGBT: «In termini pratici, questa sentenza ha effetti diretti ma apre anche le porte a effetti indiretti che preannunciano importanti progressi per i diritti Lgbtqi+ in tutta l'Ue».

E mentre il mondo si sta risvegliando dall’incubo woke ecco che l’Europa dorme ancora inquieta.