Niente "omofobia" per padre Raffray
Un sacerdote viene accusato di "omofobia" per aver detto che l'omosessualità è una debolezza. Ma non si andrà a processo.
Padre Matthieu Raffray in un video su Instagram, parlando dell’autocontrollo, ha definito l’omosessualità una debolezza. La Delegazione francese interministeriale per la lotta al razzismo, all'antisemitismo e all'odio anti-LGBT lo ha definito omofobo e ha presentato una notifica al Procuratore della Repubblica, il quale ha deciso di non andare a processo. Anche Aurore Bergé, ministro per l’uguaglianza e la non discriminazione, criticò le parole di padre Raffray,
Il Procuratore della Repubblica ha scritto a Padre Raffray la seguente lettera: «Gentile Padre, il 19 marzo 2024 la Delegazione interministeriale per la lotta al razzismo, all'antisemitismo e all'odio anti-LGBT l’ha deferita alla Procura di Parigi citando l'articolo 40 del codice di procedura penale a seguito di due pubblicazioni sui vostri account X e Instagram il 31 gennaio e 14 marzo 2024.
Dopo un'attenta valutazione del linguaggio utilizzato, nessun reato sembra essere sufficientemente individuato tanto da giustificare un procedimento penale contro di Lei. Respingo pertanto l'accusa.
Voglia accettare, gentile Padre, l'espressione dei miei migliori saluti».